Monteleone, lo SPRAR funziona e spunta anche il barbiere che già c’era
Ma il barbiere, a Monteleone di Puglia, c’è oppure no? Ci sta, ci sta. Si chiama Pasquale Lamanna e fa barba e capelli da una vita. Rec24, dunque, deve fare ammenda per quanto scritto in quest’altro articolo (LINK). Ci scusiamo con i lettori e, naturalmente, con il Signor Lamanna. Ci spiace molto che all’errore ci abbia condotto una fonte autorevole, ma siamo felici di poter rimediare almeno in parte ristabilendo la verità dei fatti. Cosa è accaduto? Succede che a Monteleone di Puglia tengono molto, e giustamente, ai progetti SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Proprio da uno dei due progetti di accoglienza, comincia l’equivoco del barbiere. Una delle persone accolte nell’ambito dello SPRAR, infatti, è un abilissimo barbiere. Peccato che non possa esercitare il proprio mestiere aprendo una regolare attività: non ha la licenza. Di qui la battaglia intrapresa dal Comune di Monteleone che, da molto tempo, sta cercando di sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni competenti affinché quest’uomo, un cittadino libanese, possa aprire anche lui la sua Sala da barbiere . “Two is meglio che one”, recita una famosa pubblicità, e a Monteleone di Puglia un barbiere in più, oltre a far comodo, dimostrerebbe anche quanto il modello di accoglienza adottato da diversi anni stia effettivamente funzionando. Recentemente, infatti, un ospite dello SPRAR ha trovato regolare occupazione in un’azienda che realizza infissi. Per Monteleone di Puglia, insomma, l’integrazione non è soltanto una bella parola ma un fatto concreto che sta portando vantaggi reali al paese. I minori che sono stati accolti frequentano regolarmente la scuola. Gli adulti, invece, si danno da fare, e diversi hanno trovato lavoro, contribuendo a dare continuità e futuro soprattutto ad alcune piccole imprese.