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Donna assassinata a Troia, De Martinis: “Piano nazionale contro la violenza”

“La tragedia di ieri notte a #Troia, con un altro atroce femminicidio consumato tra le mura domestiche, è l’ennesimo grido d’allarme sulla violenza crescente che colpisce i più deboli. Si sta parlando di tutto in campagna elettorale, fuorché di questo ‘cancro’ che divora le nostre società”. Maria Emilia De Martinis, candidata al Senato alle elezioni del prossimo 4 marzo con INSIEME, ha commentato quanto accaduto nella notte a Troia, dove una donna di 40 anni, madre di due bambini, Federica Ventura, è stata brutalmente assassinata dal marito. Maria Emilia De Martinis, prima che candidata, è una avvocata che lavora da anni con diversi centri anti-violenza sulle donne a Foggia e in tutta la Capitanata. “Non è mai abbastanza, non è mai sufficiente”, aggiunge Maria Emilia De Martinis. “Abbiamo organizzato decine di iniziative educative e di prevenzione contro la violenza di genere, ma il problema è enorme, lo evidenziano i dati, e bisogna che la politica, le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura prendano ancora più coscienza di tutto questo, dedicando più risorse e attenzioni a un dramma devastante che ha ripercussioni sulle famiglie, sui bambini, e distrugge la vita di migliaia di donne”. “Per le donne vittime di violenza, sono stati attivati percorsi d’inserimento professionale e di indipendenza economica. E’ ciò che dobbiamo continuare a fare”. “Servono una presa di coscienza collettiva più profonda e un preciso, vasto e pervasivo piano nazionale capace di mettere in campo risorse e azioni per contrastare la violenza, non solo quella commessa contro le donne, ma anche il bullismo, il razzismo e la solitudine che accompagna tanti, troppi anziani abbandonati a loro stessi. Ricostruiamo la fibra umana e solidale che fortifica il tessuto sociale. Siamo all’imbarbarimento, e tutto questo non è accettabile”, ha detto Maria Emilia De Martinis. Proprio in questi giorni, è entrata in vigore la Legge 11 gennaio 2018 n.4 recante “Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni” a tutela delle donne vittime di violenza e degli orfani per crimini domestici. “La nuova legge è un primo passo, ma il lavoro da fare è enorme e nessuno deve sottovalutare un impegno necessario e fondamentale per affrontare con forza il problema”, ha concluso Maria Emilia De Martinis.

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