Le imprese agricole italiane più produttive di quelle tedesche
Le imprese agricole, in Italia, superano per produttività quelle che operano in Germania. Il dato è emerso da uno studio Fieragricola-Nomisma presentato in occasione della conferenza stampa di Veronafiere. A metterlo in evidenza è Ansa Terra&Gusto.
L’agricoltura non è uscita indenne dalla crisi, perdendo per strada il 20% delle aziende agricole. Nella maggior parte dei casi, le aziende che hanno chiuso i battenti erano micro imprese. La loro uscita di scena, sembra avere accelerato un processo che ha portato alla crescita della superficie media per azienda e all’aumento della produttività media di chi è riuscito a restare sul mercato, rafforzandosi.
Dati incoraggianti anche per ciò che attiene all’incremento delle aziende a conduzione femminile, con un più 20% superiore alla media riscontrata nell’Unione Europea (+13%).
Intanto CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, nell’assemblea celebrata mercoledì 24 gennaio, ha confermato Michele Ferrandino alla presidenza provinciale. Sarà affiancato da tre vicepresidenti: Andrea Iaffaldano, Silvana Roberto e Leonardo Santucci. Ampia e rappresentativa di tutte le categorie la giunta provinciale, organo esecutivo dell’organizzazione, per rappresentare al meglio la complessità di una provincia vasta, diversa da territorio a territorio, che esprime un enorme potenziale di sviluppo del comparto primario. Approvato all’unanimità il documento programmatico proposto da Michele Ferrandino. “In provincia di Foggia, l’agricoltura produce numeri e qualità d’eccellenza, ma i problemi e le questioni da affrontare sono moltissimi”, ha dichiarato Michele Ferrandino. “La riorganizzazione del sistema CIA è lo strumento attraverso il quale stiamo dando più servizi, con maggiore efficienza, per sostenere gli agricoltori, dare loro il supporto necessario a garantirsi redditività, innovazione, capacità di stare sul mercato”. All’assemblea hanno partecipato il presidente regionale CIA Puglia, Raffaele Carrabba; il direttore regionale dell’organizzazione, Danilo Lolatte; il vicepresidente regionale Giannicola D’Amico e il vicepresidente vicario nazionale Cinzia Pagni. Nel documento programmatico, CIA Capitanata si dà un orizzonte orientato al futuro, senza dimenticare le questioni su cui l’organizzazione sta lottando da tempo: la PAC, l’utilizzo e le opportunità offerte dal PSR, il bisogno delle aziende agricole di avere maggiori tutele contro la criminalità che minaccia e mortifica lavoro e sacrifici, un diverso sistema di prevenzione e di assicurazioni per potere affrontare le crisi e i danni dovuti ai cambiamenti climatici. “Oggi, il lavoro degli imprenditori agricoli è minacciato anche dai disequilibri del mercato dovuti a una serie di fattori, dallo strapotere della grande distribuzione alle differenti condizioni produttive che avvantaggiano altri Paesi a danno dei produttori italiani”, ha aggiunto Ferrandino. “L’aggregazione delle imprese, la qualità, l’innovazione dei processi produttivi e la ricerca sono delle priorità. Il nostro lavoro è rendere più forti le nostre imprese agricole. Siamo agricoltori, siamo fieri di esserlo, perché il territorio e il suo sviluppo sono il nostro destino. Gli agricoltori sono le prime sentinelle del territorio, sia dal punto di vista ambientale sia per ciò che riguarda la lotta contro la criminalità. Garantire più sicurezza e maggiore sostegno all’agricoltura significa favorire la creazione di migliori condizioni economiche e occupazionali per tutti”, ha concluso Ferrandino.