Foggia in B: nemici amatissimi arriviamo
Il giro d’Italia, le autostrade che si colorano di rossonero, stadi finalmente all’altezza dello Zaccheria da ammirare in trasferta, le rivalità storiche, il derby più sentito: cosa sia la Serie B per foggia e i foggiani lo dicono anche queste sfide
BARI. I galletti si possono ancora giocare l’accesso ai playoff e il sogno di lottare per la serie A. La promozione è una missione quasi proibitiva, ma non impossibile. Non dovesse farcela, “la Bari” sarebbe lì, ad attendere il Foggia.
Il San Nicola, l’Astronave di Renzo Piano, il ricordo vivissimo dell’ultimo trionfo rossonero in Coppa Italia, quello sempre vivo ma più lontano di un Foggia-Juventus disputato proprio al San Nicola, con tutta la Curva Sud meravigliosamente rossonera. Bari e il Bari, Matarrese, i cori, l’attesa: viene voglia già di mettersi in viaggio.
AVELLINO. E perché il Partenio è fesso? Per niente proprio. I Lupi non se la passano benissimo. Sono rimasti invischiati in un nuovo capitolo del calcio-scommesse. Sono stati penalizzati e dovranno sudarsela la permanenza in Serie B.
Se il Foggia troverà gli irpini in cadetteria, quella ad Avellino sarà una delle trasferte più appetibili per i foggiani vista la relativa vicinanza, con soli 124 chilometri a dividere le due città. Il Partenio è uno stadio storico, dove anche le grandi del calcio italiano hanno spesso lasciato dei punti. Anche in questo caso, però, “Aprite le porte…”
SALERNO. Un coro li mette insieme, “Bari e Salerno”, e il ritornello rimbomba forte, si prende lo spazio che c’è tra una curva e l’altra, in uno Zaccheria stereofonico che ci ha insegnato a sognare cantando. Anche il Vestuti non è niente male in quanto a calore, atmosfera, potenza d’impatto visivo e “stereofonico”.
In questa stagione, la Salernitana sta facendo un campionato mediocre. La sua classifica è un limbo a metà strada tra la zona playoff e le sabbie mobili dei playout.
BENEVENTO. Potrebbe finire in Serie A il Benevento, ma dovranno giocarsela nei playoff. Sarebbe la seconda promozione consecutiva dopo quella della stagione 2015-2016, quando i giallorossi centrarono la promozione diretta in B classificandosi al primo posto davanti al Foggia di De Zerbi.
La rivalità col Benevento è più datata però. I rossoneri hanno incrociato il destino con “le streghe” anche nel 2008-2009, quando i campani ebbero la meglio ai playoff. Dovessero restare in B, sarebbe un bell’incontro.
PISA. Dopo aver conquistato la serie B proprio a spese del Foggia, in una drammatica doppia finale, il Pisa ha avuto quasi solo guai. I nerazzurri stanno lottando per non retrocedere. Hanno perso anche ieri e salvarsi è sempre più difficile. La stagione non ha mai preso il verso giusto, soprattutto a causa delle vicissitudini societarie. Difficile che i nerazzurri siano in B anche nella prossima stagione.
Certo, sarebbe una sfida molto attesa la “rivincita” col Pisa.
CARPI E I FOGGIANI DEL NORD. Con il Carpi, così come con la maggior parte delle squadre del nord Italia, non c’è alcuna rivalità. Nella città emiliana, però, e in tutti i grandi centri più vicini sia in Emilia Romagna che in Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, ci sono migliaia di foggiani che potranno seguire i satanelli ovunque. A Modena, Bologna, Ferrara, nella stessa Carpi, risiedono e lavorano centinaia di persone che hanno lasciato la Capitanata trasferendosi al nord.
IL PESCARA. Ce ne eravamo dimenticati, e lo aggiungiamo dopo la giusta segnalazione di un lettore. In serie B, ritroveremo anche la squadra abruzzese e il confronto con un “mitico” passato, quello rappresentato da Zeman. Finalmente, si potrebbe dire. Zemanlandia è passata, è in archivio, con tutto il rispetto e l’affetto che merita quel periodo. Guardando avanti si diventa grandi.
La sfida all’Adriatico, comunque, è già ricca di suo, e Zeman da avversario è solo un elemento in più. Il Pescara da anni “veleggia” tra massimo campionato e serie B, dunque sarà un avversario ostico, ma questo, se possibile, rende tutto ancora più bello. ZaFo’