Lavoratori immigrati, a Foggia il sit-in per allungare la durata dei permessi di soggiorno
FOGGIA – Un presidio sotto la Prefettura per chiedere al Governo interventi per allungare la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione, dagli attuali 12 a 24 mesi. Misure utili per contrastare il caporalato e il lavoro nero, perché la maggioranza di chi era in regola a causa della crisi ha perso il lavoro e il diritto al rinnovo, finendo così nel limbo del nero e dello sfruttamento.
E’ quanto affermano Cgil Cisl Uil di Capitanata che martedì 28 terranno un sit in sotto la sede del Governo a Foggia, in Corso Garibaldi a partire dalle ore 10.
“La crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro dei migranti negli ultimi 8 anni, tanto che il tasso di disoccupazione degli stessi ha raggiunto quota 17% . Dal 2008 sono tantissimi i cittadini di altri Paesi che hanno perso il lavoro e non sono riusciti a trovarne uno nuovo entro un anno”, spiegano i sindacati. “Oltre a questo dramma, gli stranieri vedono messa in discussione la propria permanenza regolare sul territorio nazionale stante le norme restrittive vigenti in materia di soggiorno in Italia. Come risultato, la maggior parte, di loro, è finita nella trappola del lavoro sommerso, un tunnel da cui è difficilissimo uscire ed in cui vengono cancellati i diritti fondamentali, civili e del lavoro”
Con la legge 92/2012, la durata del permesso per attesa occupazione è stata portata da sei mesi ad un anno (minimo), “malgrado ciò tra il 2014 ed il 2015 oltre 300 mila permessi non sono stati rinnovati. Circa 100 mila stranieri si sono trasferiti all’estero e i restanti 200 mila sono scivolati nell’illegalità del lavoro sommerso, spesso con conseguenze ancora più drammatiche per i loro familiari a carico, con particolare riferimento ai minori, magari nati in Italia”.
Per questo motivo, da molto tempo Cgil Cisl Uil hanno chiesto al Governo di estendere la durata del permesso per attesa occupazione a due anni, “vincolando il provvedimento alla messa in atto di concrete politiche attive del lavoro”. Così come “abbiamo anche posto la necessità di monitorare l’iter dei rinnovi presso le questure, visto che – malgrado la norma di legge e la circolare citata – il numero dei mancati rinnovi si è rivelato eccessivo. In diversi casi, le questure di importanti città hanno mancato di rinnovare il permesso di soggiorno a stranieri che avevano perso il lavoro, avendo esaurito i benefici del permesso per attesa occupazione o quelli derivanti dagli ammortizzatori sociali”.
“A tutto ciò si accompagna – concludono Cgil Cisl Uil foggiane – una difficoltà derivante dalla impossibilità attuale delle Questure di verificare i contributi relativi alle prestazioni lavorative “occasionali” che non compaiono nella banca dati INPS e che rischiano quindi di prorogare ulteriormente i tempi o addirittura sospendere la valutazione delle istanze.
Per queste ragioni Cgil Cisl Uil di Capitanata, nella giornata di mobilitazione nazionale che vedrà presidi e sit in tutte le città capoluogo, hanno chiesto un incontro al Prefetto al quale illustrare le problematiche e le richieste del sindacato.