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(-1) Foggia-Pisa, il cielo sopra lo Zaccheria

“(…) ti sosterrò, fino al novantesimo, tutto quello che ti chiedo è di lottare con il cuor” (…) E intanto, stamattina lo stadio si presenta così.

La verità? Vogliamo veder scendere la nostra squadra in campo. Vogliamo applaudirla e sostenerla “fino al 90esimo”, come canta la Curva Nord, e anche oltre se necessario. “RiBaltiamola” quella benedetta partita dell’andata, usando una felice espressione coniata da un tifoso rossonero, perfetta anche per un hashtag. “RiBaltiamola” e cancelliamo i rumori di fondo di questa interminabile settimana. Avast. Come un antivirus liberatorio.

UNA CITTA’ E LA SUA PROVINCIA IN UNO STADIO. Pino Zaccheria era un “valoroso sottotenente e atleta foggiano”, annota Wikipedia. Giocava a pallacanestro, lottò sul campo e morì in guerra. Ai suoi tempi, nel basket non c’era ancora il canestro che valeva tre punti, quello che serve al Foggia per ribaltare il risultato dell’andata. Bisognerà costruirlo quel ‘canestro’. Tutti insieme. Lo “Zaccheria” aprirà le sue porte a 17mila tifosi. Idealmente, dentro quello stadio ci saranno Foggia e la sua provincia. In città, arriveranno foggiani provenienti da tutta Italia. Di solito, accade a Natale. Quello stadio è lo stadio di una città che vive di calcio. Da bambini, sembra che Foggia sia proprio “la città del calcio”. Un tempo i bambini giocavano a pallone dappertutto. Per strada, tra i palazzi che sorgono dietro la gradinata, “’ndo quartir”. Si giocava sul cemento, ma anche nel campo imboscato dietro la stazione, oppure davanti all’ingresso della Curva Sud. Ovunque.

RIBALTIAMOLA. Riempiamo lo stadio. Occupiamo i nostri posti nelle curve, i due settori ad alta fedeltà, le casse stereofoniche a voci nude e battimani dello Zaccheria. Arriviamo in gradinata, che ora si chiama diversamente certo, ma è sempre la nostra vecchia, gloriosa e assolata gradinata. Accomodiamoci in tribuna, dove ci saranno anche il sindaco e i dirigenti di Pisa. E quando, nel settore loro riservato, arriveranno anche i tifosi pisani, gli stessi che hanno messo su quella splendida coreografia col galeone, facciamogli vedere cos’è, cosa sono i colori e la voce dello Zaccheria. Cos’è e cosa significhi la passione di questa città. Solo questo vogliamo. Che si aprano le porte del nostro stadio e accolgano davvero chi non vede l’ora. Bene, ora #riBaltiamola

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