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C’è vita dopo Zeman: il Foggia oltre la nostalgia

E’ tornato a riempirsi lo Zaccheria. Il sindaco, che non riesce ancora a trovare una casa alle famiglie degli sfratti e delle baracche, ha annunciato che sarà fatto quanto necessario per portare la capienza dello stadio a 18mila spettatori. A Foggia, tutti devono avere il diritto di godere dello spettacolo messo in scena da Re Iemmello e compagni. Per la prima volta dopo un quarto di secolo, il popolo rossonero sembra davvero aver superato il complesso di Peter Pan, l’eterna giovinezza di una biografia calcistica e un calendario collettivi fermi al tridente delle meraviglie, al Foggia in Serie A e al suo leggendario condottiero, Zeman, il cui profilo sembra ancora stagliarsi, di tanto in tanto, sulla ‘linea del cielo’ disegnata dalle colline dell’Appennino Dauno. Possiamo invecchiare sereni, passare anche noi alla Seconda Repubblica del calcio foggiano, raccontare ai nostri figli di nuovi eroi del pallone. L’indomito Agnelli, superman Narciso e Gigliotti, il guerriero con l’accento sulla “i”. Insomma, c’è vita oltre il Boemo, oltre la nostalgia, e il prato del nostro San Siro in miniatura non è stato mai così verde. Gli spalti non sono mai stati così rossoneri. Merito di una società che ha messo su uno squadrone. Scongiuri a parte, tecnicamente il Foggia dà l’impressione di essere già una formazione di categoria superiore. Merito di De Zerbi, la Luce, un ragazzo di talento che ha saputo farsi allenatore, un buon allenatore, con tanto di spalle forti per superare senza troppi strascichi un primissimo inizio di campionato con risultati non troppo convincenti. Merito dei tifosi del Foggia, soprattutto quelli che allo stadio ci andavano anche prima, quando i satanelli sulle maglie non sembravano in grande spolvero. La prima notizia è che allo stadio è tornata la provincia. Il Foggia si avvia a tornare nuovamente la squadra di tutta la Capitanata. La seconda è che cresce l’interesse anche fuori, lontano dai gradoni delle nostre due curve stereofoniche, e “Mi diverto solo se” porta la sua eco sempre più lontano perché racconta di una piazza capace di numeri e coreografie migliori di tante squadre delle categorie superiori. Sabato alle 14 il Foggia è atteso in trasferta, tra le mura dell’Ischia Isolaverde. Alla vigilia della prossima giornata di campionato, la classifica recita così: Casertana 18, Foggia 17, Messina 16, Benevento 15, con l’Ischia a 14 in “condominio” con Akragas e Cosenza. Non sarà una partita facile, dunque, ma la squadra c’è, l’entusiasmo è a 1000 e, soprattutto allo Zaccheria, non sembra esserci avversario capace di arginare la voglia dei rossoneri di giocare in questa stagione un ruolo di assoluti protagonisti.

Francesco Quitadamo

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