(video) Pomodoro e schiavitù, una notte di musica e libertà
BORGO MEZZANONE (Manfredonia FG) – Per una notte, quella di martedì 25 agosto 2015, gli immigrati che raccolgono i pomodori nei campi del Foggiano hanno fatto festa, assieme agli italiani, facendosi trascinare dalla musica di Sandro Joyeux. Il cantante e musicista francese, grazie alla collaborazione dell’associazione lucerina Z’Unica, ha chiuso a Borgo Mezzanone il suo Fuori dal ghetto tour. Il concerto lo ha dedicato a chi è morto nei campi, a chi, italiani e immigrati, si spezza la schiena per coltivare una speranza. Tra melodie africane dei dialetti quali il bambarà, il wolof, il susù, Sandro Joyeux si è esibito lungo la pista occupata di Borgo Mezzanone, centro abitato dai migranti che dormono in baracche e case abbandonate senza acqua, luce e servizi igienici, come testimoniano Luciano Toriello e Annalisa Mentana nel loro film Le vite accanto.
Il concerto è stato organizzato dall’associazione scientifico-culturale Z’Unica di Lucera, che continua nella sua operazione di caricare luoghi, in questo caso disagiati, di un nuovo immaginario. Fuori dal ghetto tour è promosso da Medici per i Diritti Umani, una clinica mobile che svolge attività di assistenza e orientamento sanitario e legale nelle campagne con il progetto Terragiusta. L’evento a Borgo Mezzanone è reso possibile grazie all’intervento della Professoressa Dina Diurno del progetto Casa Speranza.
Il video lo hanno inviato i ragazzi di Z’Unica a Rec24.it.
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