Stop acquisti da chi paga il pizzo
Ancora troppa omertà a Foggia. Lo dice il presidente della Fondazione Antiracket Tano Grasso, tornato in città per un vertice in Prefettura che doveva essere focalizzato soprattutto sul fenomeno criminale a Vieste, dove la malavita si sta riorganizzando. Il vero problema, sul fronte della lotta al racket, restano gli operatori commerciali. Le denunce sono in aumento, ma fino a quando loro non collaboreranno la città rimarrà sottomessa alla Società, la mafia foggiana. Pronta a partire l’operazione Pizzo-free, con la mappa dei negozi che non si piegano al racket. Serve la riprovazione sociale nei confronti di chi si sottomette alle estorsioni. I cittadini – spiega Grasso – devono far capire ai commercianti che non sono disposti a comprare da chi non si ribella al racket.