Gargano

Scuola e contagi, Vico vuol vederci chiaro: “Il Covid uccide, il silenzio anche”

Gli striscioni della protesta: "Vogliamo una scuola sicura"

VICO DEL GARGANO – “Il Covid uccide, il silenzio anche, la fiducia è persa”. E’ questo il contenuto di uno degli striscioni apparsi a Vico del Gargano da ieri sera e tuttora presenti. Non si sa chi abbia posizionato questo e altri striscioni lungo il perimetro del parco giochi comunale, ma la vicenda che richiamano è quella che dai primi giorni di novembre fa discutere tutto il paese: i casi Covid nell’Istituto scolastico “Manicone-Fiorentino” e il mancato avviso ai genitori nell’immediatezza dell’accertamento della positività per alcune insegnanti. Su un altro striscione, infatti, si legge che “Vico vuole una scuola sicura”, mentre un altro ancora recita “Si alla legalità, no all’omertà”. Un ultimo striscione, poi, ricorda una delle iniziative che hanno coinvolto la Comunità, vale a dire la raccolta firme per una petizione attraverso la quale quasi 600 persone hanno chiesto alle autorità di fare luce su quanto accaduto e di accertare eventuali responsabilità. La stessa petizione, con le relative firme, è stata inviata all’Ufficio Scolastico regionale Ambito di Foggia, al Prefetto di Foggia, al presidente Michele Emiliano e all’assessore regionale alla Scuola Sebastiano Leo, all’Asl di Foggia e al ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina.

LA PETIZIONE. Pur riguardando direttamente soltanto due classi, la petizione promossa da alcuni genitori è stata firmata da 554 persone. Nel documento, mamme e papà non puntano il dito contro nessuno, ma chiedono di sapere perché non siano stati avvisati nell’immediatezza dei fatti e quindi si sia permesso che le famiglie, all’oscuro di quanto accaduto, continuassero a portare i propri figli a scuola invece di essere avvisati per mettere i bambini in quarantena. La vicenda è stata oggetto anche di due interrogazioni che i consiglieri regionali Giandiego Gatta e Joseph Splendido hanno rivolto al presidente Michele Emiliano e agli assessori Pier Luigi Lopalco e Sebastiano Leo.

LA SCUOLA CHIUSA. A fine ottobre 2020, due maestre dell’Istituto comprensivo Manicone-Fiorentino sono risultate positive al Covid-19. Soltanto 10 giorni più tardi, i genitori delle due classi interessate hanno saputo di quei casi di contagio attraverso la telefonata di un dipendente dell’Asl di San Severo che contattava le famiglie per sapere come stesse andando la quarantena dei bambini venuti a contatto con le due maestre. Peccato che i genitori non ne sapessero nulla e che, dunque, i loro figli non fossero affatto in quarantena. Nemmeno il sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino, fu avvisato dei casi di contagio. Venne a saperlo soltanto dopo essere stato contattato dai genitori che gli raccontarono della telefonata del dipendente Asl. Una volta a conoscenza dei fatti, al primo cittadino non restò altro che chiudere la scuola attraverso un’ordinanza. Da quel momento, ed era l’11 novembre 2020, il sindaco ha disposto la chiusura dell’Istituto Manicone-Fiorentino attraverso una serie di ordinanze fino al prossimo 23 dicembre 2020. La scuola, insomma, non ha più riaperto.

VERSO LA RIAPERTURA. Il 7 gennaio 2021 è previsto, a livello nazionale, che tutte le scuole riaprano alla didattica in presenza. Questo significa che anche l’Istituto Manicone-Fiorentino dovrà riaprire. I genitori dei bambini iscritti all’Istituto, però, chiedono di non doversi più trovare di fronte alla vicenda che hanno vissuto con rabbia, angoscia e tanti interrogativi. Chiedono che, al di là dei protocolli, mamme e papà dei bambini siano d’ora in poi avvisati tempestivamente rispetto a notizie riguardanti la salute e la sicurezza dei propri figli dentro la scuola. I firmatari della petizione ritengono che ciò non sia accaduto con riguardo alla vicenda della positività delle due maestre.

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