Monti Dauni

Architettura, gli spazi e la natura rimettono al centro i Monti Dauni

A Orsara di Puglia professionisti da tutta Italia per disegnare il futuro partendo dall'Appennino

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – “Il simposio nazionale d’architettura che si è svolto e concluso a Orsara di Puglia, con professionisti giunti da tutta Italia, è stato un evento molto importante. Per questo voglio ringraziare Atelier Appennini e tutti gli architetti che hanno partecipato, oltre al Consiglio Nazionale degli Architetti, la Federazione regionale degli architetti della Puglia e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Foggia. Un ringraziamento è d’obbligo anche a Peppe Zullo, un imprenditore illuminato e magnifico padrone di casa in questa importante occasione di confronto tra idee che costruiscono il futuro”. Al termine di “La casa degli sposi”, i quattro giorni che dal 17 al 20 settembre hanno impegnato gli architetti giunti a Orsara da tutta Italia in laboratori, conferenze, tavole rotonde e illustrazione di progetti ideati e realizzati sul tema del matrimonio, è il sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce, a esprimere la propria soddisfazione per il livello dell’evento e l’interesse suscitato nella comunità. “Gli architetti giunti da tutta Italia hanno rimarcato come l’entroterra, i suoi borghi e i suoi boschi, le aree verdi e quelle rurali siano il futuro”, ha dichiarato Lecce. “Lo sono, a maggior ragione, in tempi di emergenze legate alle pandemie e all’inquinamento. Qui ci sono gli spazi, le risorse ambientali e i ritmi meno frenetici che invitano a vivere in armonia gli ambienti e i paesaggi differenti”, ha aggiunto il sindaco di Orsara di Puglia.

“Orsara di Puglia e le strutture come quelle di Peppe Zullo sono un importante esempio di come il paesaggio ambientale, quello architettonico e quello culturale possano creare le condizioni per lo sviluppo. Orsara è un paese ricco di storia. Quella storia è profondamente legata alla nostra cultura contadina e all’ambiente che stiamo cercando di preservare e valorizzare. In tutti questi anni, abbiamo lavorato affinché quegli elementi divenissero un punto di forza della nostra azione. L’impegno dell’Amministrazione comunale e quello dell’intera comunità ci ha portati a entrare in importanti reti di qualità per la promozione e la certificazione delle nostre eccellenze. Orsara di Puglia, infatti, è parte integrante della rete delle Città Slow, le località che attuano politiche per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini a partire dalla valorizzazione del cibo di qualità. Il nostro paese, dal 2010, è sempre riuscito a confermare la Bandiera Arancione, un riconoscimento del Touring Club Italiano volto a valorizzare le buone prassi amministrative e la qualità turistico-ambientale dell’entroterra italiano. Siamo parte della Rete Italiana della Cultura Popolare e, di recente, siamo stati promossi nel circuito nazionale dei Borghi Fioriti che promuove e valorizza la floricoltura e la biodiversità, oltre che il decoro, la bellezza e la funzionalità degli spazi urbani. Oggi più che mai è fondamentale rilanciare l’Italia a partire dalle aree interne. La spina dorsale italiana è rappresentata dalla dorsale appenninica e dai tanti paesi come il nostro che preservano l’ambiente e producono biodiversità. Proprio su questa importante questione ho apprezzato gli studi e le proposte di cui si sono fatti portavoce l’Atelier Appennini e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Foggia. I prossimi 5 anni saranno decisivi. Una parte cospicua delle risorse stanziate dall’Europa saranno destinate all’economia verde e al rilancio delle aree interne e delle zone rurali. Gli architetti, gli amministratori locali, il tessuto socioeconomico e culturale delle nostre comunità dovranno concorrere insieme per realizzare una visione nuova di società. Una visione nuova che metta insieme le comunità più piccole, le faccia collaborare per ricostruire reti di servizi, Cooperative di Comunità, spazi e infrastrutture comuni e un nuovo modo di accogliere, abitare e vivere l’entroterra dei borghi. E’ questa la grande sfida che dobbiamo affrontare con forza, determinazione ed entusiasmo, avendo il coraggio di cambiare”.

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