In Puglia, l’agricoltura si trova a un bivio cruciale. La diffusione della monocoltura del frumento e la diminuzione della redditività delle colture da rinnovo rendono urgente l’esplorazione di nuove opportunità colturali. Tra queste, la quinoa emerge come una valida alternativa, grazie alle sue caratteristiche qualitative, alle limitate esigenze agronomiche e al crescente interesse del mercato per prodotti sostenibili e ad alto valore nutrizionale. La quinoa è già protagonista di una rivoluzione agricola in altre parti del mondo: tra il 1992 e il 2010, la sua produzione nei principali paesi produttori – Bolivia, Perù ed Ecuador – è almeno raddoppiata. In Italia, la crescente domanda ha portato all’importazione di 2.241 tonnellate di quinoa nel 2016, secondo i dati FAO e della Commissione Europea. Tuttavia, la produzione europea è ancora limitata, costringendo il mercato a dipendere dalle importazioni sudamericane, con relativi costi ambientali ed economici.
Il progetto QUINOAPUGLIA – finanziato nell’ambito del PSR Puglia 2014-2020 – SM 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”, per un importo pari ad € 432.212,46 – mira a cambiare questo scenario, puntando a consolidare la filiera della quinoa in Puglia. Gli obiettivi principali includono l’ottimizzazione delle pratiche agronomiche, il miglioramento delle tecniche di raccolta e la produzione di farine di alta qualità destinate a mercati di nicchia come quelli per celiaci e vegani. La ricerca condotta dal CREA-CI dal 2009 ha già portato alla selezione di genotipi promettenti, specificamente adattati alle condizioni pedoclimatiche pugliesi. Inoltre, l’introduzione della quinoa negli avvicendamenti colturali offre benefici ecologici significativi, interrompendo i cicli biologici delle avversità dei cereali e riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura.
Le innovazioni previste dal progetto sono numerose e di grande impatto. Si punta, ad esempio, a identificare le cultivar più idonee per gli areali pugliesi e a sviluppare tecniche agronomiche a basso impatto ambientale per massimizzare le produzioni. Altrettanto rilevanti sono gli sforzi per ottimizzare le operazioni post-raccolta, come l’essiccatura, la pulizia e la calibratura del seme, e per ridurre il contenuto di saponine senza comprometterne le proprietà nutrizionali. Queste innovazioni non solo rafforzano la competitività delle aziende agricole pugliesi, ma contribuiscono anche a una maggiore sostenibilità ambientale e sociale.
Dal punto di vista economico e sociale, il progetto ha il potenziale di generare significativi benefici. L’aumento delle superfici coltivate a quinoa e il consolidamento della filiera locale porteranno a una maggiore redditivà per i produttori e per gli attori coinvolti nella trasformazione, come i centri di stoccaggio e le aziende di molitura. Inoltre, la creazione di posti di lavoro nei segmenti a monte e a valle della filiera rafforzerà il tessuto economico regionale. Per i consumatori, la disponibilità di quinoa di origine nazionale rappresenta una scelta sostenibile, nutriente e di alta qualità.
Per concretizzare gli ambiziosi obiettivi del progetto QUINOAPUGLIA, sono state definite una serie di task mirate a sviluppare ogni aspetto della filiera della quinoa in Puglia. Ecco una panoramica delle principali attività operative:
- Valutazione di cultivar di quinoa più idonee agli areali pugliesi
- Ottimizzazione delle tecniche agronomiche per la coltivazione della quinoa
- Miglioramento delle operazioni di raccolta
- Prove di lavorazione del seme (da semente e da consumo alimentare)
- Prove di decorticazione
- Prove di molitura
- Valutazione dell’impatto ambientale
- Analisi dell’impatto economico e della redditività
- Analisi di mercato
- Analisi della filiera
Il Gruppo Operativo è composto da autorevoli partner, quali: Quinoaitalia (Capogruppo del progetto), il CREA rappresenta la parte scientifica nella persona del Responsabile Tecnico Scientifico della prof.ssa Giuditta De Santis, l’organizzazione di produttori agricoli “Daunia & Bio”, CIA Puglia, Cassandro srl, DARE Puglia, Aretè e L’antica Macina. I partner di progetto costituiscono un Gruppo Operativo del PEI AGRI, un modello di cooperazione basato sul “modello di innovazione interattivo” che comporta la collaborazione tra i vari attori per utilizzare al meglio i diversi tipi complementari di conoscenze, il cui principale obiettivo è la co-creazione e diffusione di soluzioni e opportunità pronte per essere implementate nella pratica.
Unisciti al progetto QUINOAPUGLIA
Il progetto QUINOAPUGLIA è un’opportunità unica per conoscere e supportare una coltura innovativa che può rivoluzionare il panorama agricolo pugliese. Per saperne di più e rimanere aggiornati:
- Visita il nostro sito web per dettagli approfonditi e documenti tecnici: https://www.quinoapuglia.it/it/
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