Festa del pane raffermo, niente è più moderno della tradizione e Orsara ce lo insegna

Un'intera giornata fino a tarda notte con musica, degustazioni, fotografie e visita al borgo

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – I nostri nonni lo sanno bene: sprecare il cibo “non sta bene”, “è peccato”, un insulto alla fame. Oggi questo antico e saggio insegnamento ha preso nomi moderni: “la sostenibilità”, il riuso e il riciclo alimentare, ma i nostri avi erano più moderni di noi e non lo sapevano. Un tempo, nulla veniva sprecato, il pane innanzitutto, anche quando perdeva freschezza ed era ‘vecchio’ di più e più giorni. Allora si usava come base per il pancotto, oppure si grattuggiava o, ancora, si utilizzava con acqua, olio e pomodori. Non ne andava persa nemmeno una briciola. E poi il pane era “grazia di Dio”, fatica, e per guadagnarselo spesso si lasciava il proprio paese. Quello dell’emigrazione era e spesso è ancora il pane più ‘costoso’ e amaro che ci possa essere, per chi ha vissuto o vive l’allontanamento dalle proprie origini come una necessità e non come una scelta. Il pane, però, è anche conquista, condivisione, allegria. Ed è sempre “consapevolezza”. Per riflettere attorno a tutti questi significati, il Comune di Orsara di Puglia ha ideato e organizzato la Festa del pane raffermo. Si svolgerà mercoledì 7 agosto, dal mattino e fino a notte inoltrata, con degustazioni gratuite, stand, una visita guidata in notturna, concerti, laboratori e dj set finale.

Il pane raffermo ha tradizioni antichissime in Italia e in tutti i Paesi del Mediterraneo. È sinonimo di buone pratiche contro lo spreco alimentare, per il riuso e il recupero degli alimenti. A Orsara di Puglia, la cultura del pane è profondamente radicata. In paese è ancora attivo un antico forno a paglia in cui dal 1526 si cuoce l’impasto di farina, acqua, sale e lievito.

Il 7 agosto l’evento inizierà alle ore 10, quando bambini e ragazzi del Centro Estivo comunale saranno impegnati letteralmente a mettere le mani in pasta con il “Laboratorio magico antispreco”. Alle ore 11, in aula consiliare si terrà il convegno incentrato su “Storie di pane e di immigrazione”. “Guadagnarsi il pane” ha un significato preciso, il sostentamento per sé stessi e per i propri cari che spesso ha condotto e ancora conduce a lasciare la propria terra e andare altrove a cercare lavoro. Alle ore 20, in Corso della Vittoria aprirà il “Mercato delle eccellenze orsaresi” con degustazioni gratuite. Stesso luogo e identico orario anche per l’apertura dello stand laboratoriale “Ricreiamo musica”, dove si sperimenterà la costruzione di strumenti musicali da materiali di scarto. Il laboratorio sarà tenuto dal Maestro Elena De Bellis. Dalle ore 20 e fino alla mezzanotte, in via Caracciolo, degustazioni gratuite presso l’antico forno a paglia del 1526 di Pane e Salute. Alle ore 21, in Corso della Vittoria, spazio alla musica dei Tarantula Garganica. Alle ore 21.30, la partenza da Porta San Pietro per una visita guidata in notturna ai luoghi del borgo. Dalla mezzanotte in poi, il Dj Set di Frankie D. La Festa del pane raffermo e l’idea alla base dell’iniziativa sono stati finanziati dalla Regione Puglia, che ha voluto valorizzare un evento fortemente centrato sulla valorizzazione del pane, delle eccellenze enogastronomiche locali e sulla promozione di pratiche contro lo spreco alimentare.

Un evento che ha un forte valore di integrazione e inclusione tra le diverse generazioni, fra i nonni che ancora preservano l’antica sapienza del pane raffermo e i nipoti ai quali vengono tramandate tradizioni, buone pratiche e conoscenze in tema alimentare e non solo.