PIETRAMONTECORVINO – Dal 1889, il 16 maggio di ogni anno, si svolge la processione-pellegrinaggio che gli abitanti di Pietramontecorvino dedicano a Sant’Alberto Normanno, patrono del paese. La processione conduce i fedeli dal borgo al sito archeologico di Montecorvino, ubicato a circa 7 chilometri di distanza, su un colle maestoso in mezzo al grano dominato da un’antica torre e caratterizzato dai resti di una cattedrale. La statua del santo, seguita da un fiume di persone di tutte le età, è preceduta da una lunga teoria di pali: tronchi d’albero lunghi anche 20 metri, e pesanti fino a un massimo di 150 chili, addobbati con fazzoletti e nastri colorati tenuti insieme dalle fasce che si usavano per avvolgere i neonati e recanti in cima simboli religiosi o allegorici che riportano alla vita del Santo e ai suoi miracoli, soprattutto quello della pioggia. I pali sono portati eretti, come aste di bandiera, e per tenerli in equilibrio sono diverse le persone impegnate alla base e ai lati con lunghe funi. Dietro la teoria dei pali ci sono la statua di Sant’Alberto, portata a spalla, e poi i fedeli. Una volta arrivati tra i ruderi della cattedrale di Montecorvino, si celebra la santa messa e in serata si ritorna in paese. La partenza della processione è alle 8 del mattino, in Largo Rosario. Grazie ai pali addobbati, al verde dei campi di grano ancora fresco e a un paesaggio caratterizzato dalle colline dei Monti Dauni, la processione-pellegrinaggio è tra le più spettacolari e ‘coreografiche’ d’Italia. Clicca sulle foto della gallery per vederle ingrandite.