FOGGIA – In occasione della giornata inaugurale per le celebrazioni del proprio Bicentenario, la Camera di Commercio di Foggia ha assegnato il “Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico” all’azienda vitivinicola Borgo Turrito di Luca Scapola. É stato lo stesso presidente Damiano Gelsomino a consegnare il premio al titolare dell’impresa che, con i suoi vini, negli ultimi anni ha conquistato riconoscimenti in Italia e nel mondo, dalla Francia al Giappone. Ed è per questo motivo che il premio della Camera di Commercio di Foggia è stato assegnato a Borgo Turrito per la categoria “Impresa internazionale”.
“Ho ringraziato il presidente Gelsomino e la Camera di Commercio di Foggia”, dichiara Luca Scapola. “Per noi, questo premio ha un grande valore, perché ci è stato assegnato da chi sa cosa significa ‘fare impresa’ in un territorio meraviglioso e a volte complicato come quello della Capitanata. Noi di questa territorialità, e della sua naturale vocazione a essere internazionale, abbiamo fatto il nostro orgoglio e punto di forza, perché portiamo con fierezza il nome di Foggia in giro per il mondo come sinonimo di storia, cultura, eccellenza produttiva”.
Luca Scapola e la sua azienda Borgo Turrito hanno ricevuto applausi e complimenti dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete, presente all’evento, e dai numerosi esponenti istituzionali intervenuti all’evento.
Borgo Turrito nasce nel 2006, l’anno in cui Luca Scapola ha preso il timone dell’azienda di famiglia, legata sin dal 1890 alla coltivazione della vite. Un passaggio generazionale che ha significato un cambio di visione e un ampliamento di prospettive, pur conservando il forte attaccamento alla terra che da anni si tramanda tra i vigneti e la cantina di Borgo Incoronata. Ed è proprio da questa antica borgata rurale dalla forte vocazione agricola che deriva il nome dell’azienda “Borgo Turrito”. Una borgata storica, da sempre molto amata dai foggiani, e un vitigno autoctono, il Nero di Troia: è su questo binomio-binario che Luca Scapola ha fatto ‘viaggiare’ la sua azienda vitivinicola, nel segno di una innovazione sempre saldamente legata a radici e identità. L’azienda vitivinicola si colloca al centro di un’area di grande interesse naturalistico, bagnata dal torrente Cervaro e protetta dall’istituzione di un Parco Regionale. La cantina, l’accogliente show room e i vigneti distano 500 metri dal Santuario dell’Incoronata, meta del pellegrinaggio di migliaia di persone da tutto il mondo. I vigneti di Borgo Turrito danno vita ai vitigni Nero di Troia e Falanghina. I vigneti dell’azienda godono delle particolari condizioni ambientali e climatiche del Tavoliere delle Puglie, in una zona che esprime una naturale e storica vocazione alla coltivazione della vite. La cantina, lo showroom, i laboratori e gli stabilimenti sorgono accanto ai vigneti di Borgo Turrito, a completare una ‘filiera corta’ che caratterizza non solo la trasformazione delle uve e la commercializzazione dei diversi prodotti, ma anche l’organizzazione armoniosa e funzionale degli spazi aziendali.