CELLE DI SAN VITO (Fg) – “Quel che qui c’è di buono non emigrerà mai: l’acqua pura di tante sorgenti e l’aria buona a oltre 700 metri”. “Vecchi al sole, liberi dal tempo, cianciavano allegri tra loro, sapendo ormai di abbeverarsi a un eterno presente e futuro. Sembrava insomma il tempo fermo per incantamento (…)”. Questi pensieri furono espressi da Pasquale Soccio, scrittore, intellettuale, docente di Storia e Filosofia che ci ha lasciati nel 2001. Era di San Marco in Lamis ma, oltre al Gargano, amava molto i Monti Dauni. Le caratteristiche messe in evidenza da quei due scritti sono alcune delle peculiarità di Celle di San Vito. Caratteristiche sulle quali il più piccolo paese della Puglia, con i suoi 148 abitanti, punta per accogliere tanti “emigranti di ritorno”, cioè quei cittadini del mondo che hanno origini italiane ma vivono e lavorano ormai da più generazioni in ogni parte del globo.
“L’obiettivo del progetto non è solo quello di far tornare i nostri connazionali che vivono all’estero ma anche quello di invitarli ad investire nei nostri territori creando occupazione e ricchezza” Con queste parole, la sindaca di Celle di San Vito, Palma Maria Giannini, ha spiegato l’adesione del comune cellese al comitato regionale della Puglia che entra a far parte della “Rete Destinazione Sud”, progetto nato per favorire il cosiddetto “turismo di ritorno”.
Il progetto vuole rilanciare le tradizioni e le eccellenze dei territori e dei piccoli borghi, come Celle di San Vito, colpiti da un forte fenomeno emigratorio. L’obiettivo è quello di intercettare gli emigranti che non solo vogliono riscoprire le proprie origini ma che sono interessati anche a farvici ritorno.
“Rete Destinazione Sud” vuole dare vita ad un Expo internazionale dell’italianità, un evento da tenersi in tutto il territorio italiano dove ogni comune, in sinergia con le imprese, potrà esporre le proprie eccellenze culturali, enogastronomiche e turistiche. A tal proposito, si realizzeranno una serie di manifestazioni e di eventi che si terranno nel 2023 e nel 2024. Sono previste manifestazioni enogastronomiche, culturali, musicali, incontri d’affari, workshop e missioni economiche. Verranno realizzati oltre 500 eventi che si terranno soprattutto nei piccoli comuni, come quello cellese, in collaborazione con gli enti regionali.
Sono previsti 21 workshop regionali durante i quali le imprese italiane incontreranno le imprese estere dei nostri connazionali. Seguiranno 3 incontri ufficiali nei quali verranno proposti ai nostri connazionali progetti di investimento su interventi cantierabili con il supporto degli enti pubblici che parteciperanno al progetto.
Infine, verranno realizzati 4 programmi di scambio professionale ed imprenditoriale con le reti di imprese, le associazioni di professionisti e le Università e 2 programmi di scambio alla pari fra giovani italiani all’estero che desiderano venire in Italia per lavorare nelle terre da dove sono partiti i loro nonni.
L’obiettivo finale del progetto è trasformare le comunità di italiani all’estero in un “motore” di riscoperta e rilancio di quei borghi, come Celle di San Vito, che anche a causa dell’emigrazione hanno vissuto e vivono processi di spopolamento.
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