Agrigento è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025. Monte Sant’Angelo è arrivata a un passo da un gigantesco risultato, non ce l’ha fatta, ma ha vinto ugualmente. In pochi anni, la città di San Michele è passata dal commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose a un progetto che l’ha portata tra le 10 candidate a diventare il fulcro della cultura italiana. “In cammino”. E’ stato questo il concetto-chiave attorno al quale Monte Sant’Angelo ha costruito e presentato il suo progetto. E il cammino continua, perché il dossier su iniziative, eventi, collaborazioni e proiezioni sull’Italia e sul mondo dell’immenso patrimonio culturale, storico, ambientale ed enogastronomico della città potrà essere sviluppato almeno in parte a prescindere dall’esito della candidatura.
La “città dei due siti Unesco” (con il Santuario di San Michele Arcangelo e la Foresta Umbra dichiarati Patrimonio dell’Umanità) è il cuore e il panoramico compendio di una provincia capace di offrire mari e monti, nel volgere di uno sguardo. Crocevia di cammini e pellegrinaggi millenari, sulla sua antichissima vicenda storica s’innestano la storia e la volontà di futuro di tutta la Capitanata.