Il Ristorante Peppe Zullo è tra i 10 migliori ristoranti d’Italia, ed è il migliore in assoluto della Puglia (https://www.tasteatlas.com/italy). A scriverlo è Taste Atlas, una delle guide gastronomiche digitali più famose e autorevoli del mondo, la stessa che – pochi giorni fa – ha stilato la classifica delle migliori cucine del mondo, ‘laureando’ quella italiana come la numero 1 del globo.
Al Ristorante Peppe Zullo, di Orsara di Puglia, Taste Atlas su una scala da 0 a 5 ha assegnato 4,8. Si tratta della valutazione più alta in Puglia, fra le prime 10 tra quelle che riguardano tutta Italia.
“Il riconoscimento di Taste Atlas, la guida gastronomica digitale più famosa e autorevole del mondo, è un grande onore e premia il lavoro che io e i miei collaboratori stiamo portando avanti con sacrificio ed entusiasmo da oltre 30 anni”, ha dichiarato Peppe Zullo.
Taste Atlas, nel valutare il ristorante Peppe Zullo come uno dei migliori 10 d’Italia, sul proprio sito recensisce una delle ricette 100% Km zero realizzate dal cuoco orsarese, i fiori di zucca ripieni. L’orto, gli animali e i vigneti della sua tenuta nella ‘valle della felicità’, a Villa Jamele, oltre al suo piccolo caseificio, forniscono la maggior parte delle materie prime trasformate in cucina secondo la filosofia “dalla terra alla tavola”. Per quanto gli occorre in sovrappiù, “l’ambasciatore” della cucina pugliese si rivolge a fornitori del territorio. “Cerchiamo di valorizzare al massimo ciò che la nostra straordinaria terra ci offre”, spiega Zullo, “comprese le erbe spontanee che hanno sapori e proprietà nutritive eccezionali. Seguiamo la stagionalità e la naturalezza del ciclo naturale delle coltivazioni. Abbiamo recuperato cultivar rare e antichissime, come quella della mela limonella e dei vitigni autoctoni del Tuccanese e del Nero di Troia. In questo modo, alimentiamo un circuito virtuoso e un’economia sociale che sostiene i produttori locali che puntano sulla qualità e le produzioni territoriali, dal grano duro di cui il Tavoliere delle Puglie è ricchissimo alle nostre olive e al nostro olio extravergine d’oliva. Coltiviamo, raccogliamo e trasformiamo i prodotti del nostro orto grande orto”.
TasteAtlas ha valutato la cucina italiana come la migliore del mondo. La classifica della celebre guida gastronomica digitale ha fatto il giro del mondo.
ORSARA TRA LE CAPITALI DELLA CUCINA ITALIANA. “Congratulazioni a Peppe Zullo. Il riconoscimento di Taste Atlas è un grande premio per il suo lavoro ed è una grande soddisfazione per Orsara di Puglia che vede riconosciuta e apprezzata la propria tradizione e innovazione gastronomica, basata innanzitutto sulla qualità delle produzioni che qui trovano dimora”. E’ Mario Simonelli, sindaco di Orsara di Puglia, a complimentarsi con Peppe Zullo. Quello a Peppe Zullo non è il primo riconoscimento che mette in evidenza il patrimonio gastronomico e agroalimentare ‘targato’ Orsara di Puglia.
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Dal 2006, il piccolo comune del Foggiano si fregia del titolo di Cittaslow: la qualità delle sue produzioni locali è tra i parametri che ne hanno decretato la promozione in questa rete internazionale delle ‘città del buon vivere’. Nel 2008, Orsara di Puglia diventò il secondo comune italiano, dopo Padova, a offrire attraverso i locali della ristorazione “menù 100% a km zero”, con l’adesione di 12 ristoratori e la pubblicazione di un ricettario di 52 pagine e 35 ricette rigorosamente ed esclusivamente ‘made in Orsara”, dai “cavatelli di grano arso in ciambottella”, al pancotto orsarese; dalla zuppa di Finocchietti selvatici e carne d’agnello ai cavatelli di borragine e fagioli, passando per la “ciambotta di Orsara” e la “pizza alla fattora”. Un progetto che vide collaborare Regione Puglia, Comune di Orsara di Puglia e Distretto Agroalimentare Regionale.
Nel 2010, per il borgo, è arrivato il riconoscimento della “Bandiera Arancione”, marchio di qualità e di interesse turistico-ambientale attraverso cui il Touring Club Italiano promuove le eccellenze dell’entroterra italiano. Successivamente, CIA Agricoltori Italiani ha assegnato ad Orsara di Puglia la “Bandiera Verde”, riconoscimento per la qualità delle politiche che valorizzano settore agroalimentare e patrimonio enogastronomico. Dal 2019, inoltre, il Comune di Orsara ha ottenuto anche l’ingresso nel club dei “Comuni Fioriti”, un marchio di qualità che inserisce il paese in una rete nazionale di promozione e valorizzazione dei borghi italiani a partire dal loro patrimonio floreale e vivaistico.
LA RICERCA SCIENTIFICA. I terreni agricoli orsaresi e i prodotti che vi si raccolgono, con specifico riferimento ai legumi, contengono il 20% in più di selenio rispetto alla media riscontrata normalmente in altri territori. E’ quanto ha potuto appurare una ricerca scientifica condotta dall’Università di Foggia. Il selenio è un nutriente, un antiossidante, vale a dire una sostanza capace di difendere le cellule dal danno ossidativo. Ha una proprietà su tutte: quella di difendere l’organismo dall’insorgere di patologie cardiovascolari e di malattie favorite dell’invecchiamento. Il primo a scommettere sull’evidenza scientifica delle peculiari proprietà “antinvecchiamento” delle tipicità “made in Orsara” è stato circa 20 anni fa il professor Giorgio Bronzetti del CNR di Pisa che, nel 2002, lanciò un protocollo di ricerca destinato alla popolazione anziana orsarese.
IL TERRITORIO. Orsara di Puglia sorge al centro di un’area abbracciata da circa 1200 ettari di boschi, è un comune a forte vocazione agricola e zootecnica, con uliveti, vigneti, frutteti, grandi orti e allevamenti di capre. Nella vicina frazione di Giardinetto, sono attive diverse piccole industrie di trasformazione e cooperative che raccolgono, trasformano e valorizzano alcuni prodotti d’eccellenza, come gli asparagi e i pomodori. Nel bosco dell’Acquara è attivo un vivaio gestito dall’Arif, l’Agenzia Regionale per le attività irrigue e forestali. Il Comune di Orsara di Puglia e alcune aziende agricole orsaresi sono tra i partner di un progetto nazionale per il recupero del germoplasma frutticolo, viticolo e olivicolo per salvare e valorizzare le cultivar più rare e preziose della Puglia. Grazie a quel progetto, realizzato nell’ambito del PSR PUGLIA, nelle 6 province della regione sono state recuperate e mappate oltre 1000 varietà in estinzione tra fruttiferi, vite e olivo. Un lavoro enorme che ha visto all’opera 42 partner progettuali tra cui, appunto, il Comune di Orsara di Puglia.