Taglio al reddito di cittadinanza, Spi Cgil: “In Capitanata conseguenze gravi”
Per il Sindacato pensionati della Cgil, "manovra contro il Sud e i più deboli"
SAN SEVERO – “La riduzione del numero di percettori e dell’assegno mensile del reddito di cittadinanza, nei fatti e comunque la si pensi sulla misura che fu confermata anche dal Governo Draghi, avrà ripercussioni pesantissime su San Severo, su Foggia, su tutta la Capitanata e l’intero Mezzogiorno d’Italia. Questo la dice lunga sulle politiche che il nuovo governo di destra intende attuare. Di fronte a un’emergenza sociale, economica e occupazionale pesantissima al Sud, acuita dal rincaro delle bollette energetiche e di tutti i generi di prima necessità, il primo vero provvedimento del governo melonista-leghista cosa fa? Riduce il sostegno al contrasto delle povertà”. A San Severo, nell’assemblea congressuale dei pensionati della Lega SPI Cgil cittadina tenutasi martedì 22 novembre 2022, a tenere banco sono le misure previste dalla prima manovra finanziaria del nuovo governo.
“Hanno cancellato la rivalutazione delle pensioni che l’accordo sottoscritto due anni fa, peraltro con la firma anche di Giorgetti, ancorava all’andamento dell’inflazione. La rivalutazione avrebbe avuto effetto dall’assegno pensionistico di gennaio 2023 e avrebbe restituito ai pensionati quanto è stato sottratto loro in questi mesi con tutti i rincari folli causati da guerra e speculazioni. Il nuovo governo, invece, pensa ad aumentare il tetto del contante, a tagliare la spesa sociale, cancella la rivalutazione delle pensioni e si prepara a stroncare il reddito di cittadinanza. E’ giusto individuare e sanzionare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne diritto e sarebbe altrettanto doveroso intervenire sui 140 miliardi annui di evasione fiscale che, soprattutto per responsabilità dei grandi evasori, sottraggono risorse alle fasce deboli, alla sanità e alla scuola, ai servizi per i cittadini. Sui grandi evasori avete sentito dire qualcosa dal nuovo governo?”.
SAN SEVERO TRA POTENZIALITA’ ED EMERGENZE. L’inizio della nuova legislatura è stato caratterizzato dalla mano dura del governo contro i rave-party. “Intanto, qui a San Severo, la stragrande maggioranza della popolazione aspetta che magistratura, forze dell’ordine, scuole, terzo settore, imprese, amministrazione comunale e organizzazioni sociali siano sostenuti nella quotidiana sfida alla criminalità e alla mancanza di occupazione che creano disagi e impediscono una vera rinascita, per un territorio”, ha aggiunto Ciampolillo, “caratterizzato dalla difficoltà di trovare un lavoro e dalla lotta giornaliera per fare fronte al costo della vita”. “San Severo, più di altre città, è lo specchio di ciò che è e di cosa potrebbe e dovrebbe essere il Sud: da una parte la disattenzione di politiche nazionali realmente mirate, dall’altra enormi potenzialità nel settore produttivo, del turismo e della cultura che faticano il triplo ad andare avanti”.
L’INTERESSE GENERALE. Quest’anno, il tema posto al centro del ventunesimo Congresso è “L’interesse generale: stato sociale, rappresentanza, comunità, complessità”. “Le istanze che arrivano dagli anziani e dai pensionati sono per il lavoro, soprattutto ai giovani e alle donne ma non solo, il sostegno alle famiglie, la declinazione concreta del diritto alla salute contro l’ingiustizia delle liste d’attesa e della cure solo per chi può permettersele”, ha dichiarato Alfonso Ciampolillo, segretario generale SPI Cgil Foggia. “Gli anziani sono il termometro di un paese che da anni ha la febbre alta e, nella nostra provincia, quella febbre rischia seriamente di peggiorare ancora”.