Albania-Italia: festa arbëreshë a Casalvecchio di Puglia

Sabato 17 e domenica 18 settembre tra musica, danza, sapori e accoglienza

CASALVECCHIO DI PUGLIA (Fg) – Una grande “Festa della Fratellanza”, nel segno della lingua e delle popolazioni arbëreshë (le comunità italiane di origine albanese) d’Italia, di cui Casalvecchio di Puglia è uno dei baluardi più fieri: questa è e sarà la quinta edizione di “Vëllazëria”, che si terrà sabato 17 e domenica 18 settembre 2022. Tanti e autorevoli gli ospiti che arriveranno dall’Albania, per rinnovare un patto di amicizia scritto nella storia e alimentato dall’antica fondazione e dalle radici culturali di Casalvecchio di Puglia. E poi arte, accoglienza, laboratori, musica, stand gastronomici, danze del folclore albanese e un Festival della poesia dialettale e delle lingue minoritarie. Tutto in due giorni durante i quali – grazie anche a una visita guidata che si caratterizzerà come un vero e proprio tour tra vicoli, piazze e architetture del borgo – sarà possibile scoprire le origini di un legame profondo e fecondo tra Casalvecchio di Puglia e l’Albania. “Vëllazëria Festa della Fratellanza per noi è un ponte che unisce passato, presente e futuro – ha dichiarato Noè Andreano, sindaco di Casalvecchio di Puglia -. L’Albania è un Paese al quale siamo legati in modo fraterno e che può insegnarci molto: il suo percorso di pace e modernizzazione è un esempio, così come è esemplare la storia di integrazione degli albanesi in Italia. Siamo orgogliosi di questo legame e, attraverso quel ponte che ci unisce, già da molti anni stiamo lavorando a un progetto di lungo corso che intende costruire il futuro, anche a partire da un evento che si propone come modello di promozione culturale delle comunità linguistiche minoritarie in Italia e nel mondo”.

SABATO 17 SETTEMBRE. Sabato 17 settembre, la due giorni della “Festa della Fratellanza” comincerà alle ore 10 in Largo Santa Maria delle Grazie, con l’accoglienza dei gruppi e degli ospiti, per poi proseguire con un’estemporanea di arte grafica murale a cura dell’artista argentino Emanuel Alaniz, già autore di diverse opere a Casalvecchio e, tra queste, del murales monumentale dedicato al patriota e condottiero albanese Giorgio Castriota Skanderbeg. Alle ore 13, si terrà il Convivium di benvenuto. Alle ore 17.30, i Piazza Padre Pio, ci terrà l’inaugurazione della quinta edizione di Vëllazëria e, a seguire, la presentazione dei risultati dell’estemporanea e del laboratorio di arte grafica murale per bambini, a cura dell’Associazione Stornara Life Aps e dell’artista Emanuel Alaniz. Particolarmente suggestivo e colorato sarà il momento che prenderà il via alle ore 18.30, in Piazza Libertà, da dove comincerà ‘Vallje’, la sfilata in costumi tradizionali per le strade del paese con postazioni per le degustazioni di prodotti tipici. In largo Santa Maria delle Grazie, alle ore 20, l’apertura degli stand gastronomici e, a seguire, uno spettacolo di improvvisazioni musicali a cura dei gruppi folk ospiti della manifestazione.

DOMENICA 18 SETTEMBRE. La seconda giornata sarà aperta, alle ore 10.30, dalla ‘Gjtonie’, il tour alla scoperta dell’architettura, dell’artigianato e delle tradizioni locali coordinato dalla guida turistica Franca Palese. Dopo la pausa pranzo, le attività riprenderanno alle ore 17, in Largo Santa Maria delle Grazie, con uno stage di danza tradizionale albanese a cura del gruppo Rrenit e Vllaznis. In Piazza Padre Pio, dalle ore 18.30, Festival della poesia dialettale e delle lingue minoritarie, a cura del Centro Studi S.K.A.NDER. Dalle ore 20, apertura degli stand gastronomici e grande spettacolo di musica e folclore con i gruppi Rrenit e Vllaznis e della Peppa Marriti Band.

LE ORIGINI. Casalvecchio di Puglia, tra il XV e il XVI secolo, fu popolato dagli albanesi venuti in Italia a seguito di Giorgio Castriota Skanderbeg per combattere al fianco di Ferdinando I d’Aragona contro Giovanni D’Angiò. Il paese rappresenta fieramente una delle 50 comunità albanesi di antica tradizione residenti in Italia, gli arbëreshë, comunità che conservano e promuovono la conoscenza di una fortissima identità storico-culturale e linguistica.