Scuole dell’infanzia di Foggia, Fp Cgil: “C’è uno spiraglio per salvarle”
Domani incontro alle 14 in Comune
FOGGIA – Si è aperto uno spiraglio sulla sorte delle otto scuole comunali dell’infanzia di Foggia, le stesse che – fino a ieri – sembravano destinate a essere tutte chiuse. “La Commissione straordinaria che regge amministra il Comune di Foggia”, spiega il segretario FP Cgil Mario La Vecchia, “ha convocato per giovedì 9 giugno, alle ore 14, un incontro con le maestre delle scuole su cui pende ancora l’ipotesi di chiusura definitiva programmata per il 30 giugno. E’ probabile che si arrivi alla ipotesi che proprio la Funzione Pubblica Cgil ha prospettato sempre in questi mesi, sia negli incontri con la Commissione sia in quelli avuti con assessori regionali e con parlamentari espressione del territorio: quella di salvare – se non tutte – almeno una parte di quelle otto scuole, e di trovare una soluzione avanzata e di buon senso per salvaguardare posti di lavoro, ruoli e funzioni di tante persone impegnate in questi anni nel sistema socio-educativo del capoluogo”.
Una soluzione, quella cui fa riferimento Mario La Vecchia, probabilmente scaturita dal documento che FP Cgil di concerto con la segreteria confederale ha consegnato non più di due mesi fa alla Regione Puglia, nel corso di un incontro svoltosi negli uffici regionali di Foggia.
“Occorre essere cauti, naturalmente, perché è necessario valutare quanto emergerà dall’incontro convocato nell’aula consiliare del Comune di Foggia”, aggiunge La Vecchia.
“Qualora davvero si arrivasse a scongiurare la chiusura almeno per alcune scuole, allora ci sarebbero i margini per concordare e condividere con la Commissione e con lavoratrici e lavoratori un piano, il più inclusivo possibile, che dia una risposta non solo alle maestre, ma anche alle operatrici scolastiche ancora in attesa di conoscere il proprio destino lavorativo”.
“La FP Cgil di concerto con la segreteria confederale, come sempre e come ha fatto anche per questa importantissima vicenda, è disponibile a collaborare con la Commissione e con la più ampia rappresentanza sindacale per trovare la migliore soluzione possibile a difesa degli interessi collettivi delle famiglie, dei bambini e ovviamente delle lavoratrici e dei lavoratori”.