Tutta Italia a scuola, tranne Lucera: 700 contagiati, a pagare sono i bambini

Una città di 32mila abitanti dove è tutto chiuso, anche il Pronto Soccorso

Oggi, in tutta Italia i bambini di materne, elementari e prima media tornano a scuola. In tutta Italia, tranne che a Lucera. Il sindaco ha fermato la riapertura di tutte le scuole con un’ordinanza: troppi contagiati, in città ne sono 700. No, non tra i bambini, ma sono loro, di fatto, a pagare per tutti gli altri. La loro allegria, il loro diritto ad andare a scuola con i loro compagni, vengono sacrificati ancora una volta, l’ennesima. Eh già, perché a Lucera le scuole sono state sempre chiuse, fatta eccezione per brevi periodi e con aule ‘piene’ sempre per la metà, o ancora meno, grazie alla Did di Michele Emiliano. Fatto sta che quelle chiusure, stando ai dati, non sono servite a niente. Le aule vuote, infatti, hanno sempre coinciso con un aumento dei contagi. Come nell’ultimo mese. In sostanza, è da un anno che le scuole sono chiuse in questo comune sceso negli anni da circa 42mila a meno di 32mila abitanti. Con l’ultima ordinanza, il sindaco Giuseppe Pitta ha spiegato che non si può, cari bambini. Dovete aspettare ancora. E intanto ha chiuso anche la villa comunale, le zone limitrofe al Castello che fu di Federico II, i parchi, le piazze del centro, perfino lo spazio verde vicino all’ex Tribunale (a sua volta chiuso già da anni). Tutto chiuso a Lucera. Pure il Pronto Soccorso, che non c’è più da mesi, ma un giorno certamente riaprirà, tra un’ordinanza e l’altra. Rinchiusi anche i bambini. E quando finalmente, dopo l’ennesimo mese di serrata, quei bambini credevano fosse arrivato il momento di tornare a scuola, ecco che a poche ore della riapertura arriva un nuovo stop. L’ennesimo. Senza polemica, per carità. Ma in un Paese dove tutti alzano la voce, anche in piazza senza mascherine, uno dovrà pur chiederselo: quanto conta la voce di quei bambini e perché devono pagare per la colpa e l’irresponsabilità di altri?

fq