Matrimoni e ricevimenti, Federmep: “Servono linee guida certe e univoche”
L'obiettivo è sbloccare un settore che in Italia dà lavoro a 500mila persone
FOGGIA – Quando e, soprattutto, con quali regole anti-Covid si potrà tornare a celebrare matrimoni e a svolgere i ricevimenti nuziali? Sono queste le domande sulle quali Federmep Puglia ((Federazione nazionale Matrimoni ed Eventi Privati) chiede siano date al più presto risposte chiare e univoche dalle istituzioni. Ad oggi, le attuali disposizioni consentono di sposarsi con rito civile o religioso, ma i tradizionali festeggiamenti sono ancora vietati. L’incertezza riguarda un settore che in Italia – tra wedding planner, catering, fotografi, fioristi, allestitori, artisti e animatori – mette insieme circa 50.000 imprese e professionisti, che danno lavoro stabile a circa 300 mila persone, con un impiego stagionale aggiuntivo di altri 150.000 operatori. “In epoca pre-pandemica – ha spiegato Franco Petruzzelli, delegato Federmep Puglia – erano circa 350.000 gli eventi privati che si svolgevano ogni anno, per un indotto primario di circa 15 miliardi di euro e indotto globale di 25 miliardi di euro. Dall’inizio della pandemia il calo di fatturato medio si attesta intorno all’90%“. Un timido segnale di ripresa arriva, però, dall’aumento costante di pubblicazioni di matrimonio, apparse nelle ultime settimane sull’albo pretorio del Comune di Foggia. Con l’avvicinarsi della bella stagione, e l’auspicato miglioramento della curva epidemiologica, la Regione Puglia ha annunciato la possibilità a breve di allentare le restrizioni anti-Covid. A Foggia, diverse coppie sono tornate a iscrivere il loro nome sull’albo pretorio comunale (una volta che ci si registra, si ha tempo fino ad un massimo di sei mesi per sposarsi). Una situazione monitorata dalla wedding planner Lucia de Martino, di Italian Weddinglamour. Le numerose prenotazioni in ristoranti, agriturismi, ville e castelli dimostrano che sull’incertezza vince la speranza di poter coronare il proprio sogno, non rinunciando ad un momento di festa insieme ad amici e parenti.
“La location che abbiamo scelto, ha già tutti i sabato prenotati”, ha dichiarato Michela, futura sposa che si è affidata all’organizzazione di Italian Weddinglamour. L’intenzione è di festeggiare le nozze a fine luglio con tutti gli invitati. “Avevamo deciso di sposarci e festeggiare a maggio poi, vista la situazione, abbiamo scelto di sposarci comunque civilmente nella stessa data, ma di rimandare i festeggiamenti fissando un nuovo giorno. Questo sarà l’unico rinvio. Per essere più sicuri abbiamo deciso di posticipare la data in estate”.
Come tanti lavoratori, anche i professionisti del settore degli eventi vogliono tornare all’opera in piena sicurezza, ma con la certezza di poter garantire i propri servizi grazie a linee guida e protocolli precisi.
“Un protocollo definitivo non ancora esiste – ha spiegato la wedding planner Lucia de Martino – L’anno scorso ci siamo basati sulle indicazioni fornite a bar, ristoranti e locali: tracciamento, distanze, capienza ridotta, buffet non più in autogestione ma servito, niente balli, mascherine obbligatorie. I nostri matrimoni sono andati bene, non abbiamo avuto alcun contagio, ma adesso si sente parlare di obbligo dei tamponi per tutti gli invitati: sarebbe davvero un’ulteriore complicazione”. Il comparto del wedding e degli eventi chiede chiarezza. «In primis, noi operatori del settore abbiamo bisogno di sapere come trasmettere tranquillità ai nostri sposi, alcuni dei quali hanno deciso, proprio a causa di queste incertezze, di posticipare o rimandare il loro matrimonio. Ogni giorno ricevo chiamate da spose stanche e demoralizzate che devo confortare e sostenere psicologicamente. Sappiamo tutti che la situazione non è semplice, ma non avere ancora delle linee guida significherebbe ulteriore caos nella corretta organizzazione degli eventi in sicurezza, quando si ripartirà. Noi cerchiamo di essere sempre ottimisti e chiediamo agli sposi di continuare a mantenere la data scelta, perché in estate, così come abbiamo visto lo scorso anno, la situazione contagi è destinata a migliorare in modo netto. Considerando, inoltre, l’avanzare della campagna vaccinale, resto fiduciosa di poter far vivere agli sposi il tanto agognato giorno del loro Sì nel modo più simile a come lo hanno sempre sognato e al tempo stesso nel rispetto delle regole”.