“Nei prossimi giorni, verosimilmente, le restrizioni verranno allentate anche in Puglia”. Lo ha scritto Michele Emiliano martedì 13 aprile, alle ore 19, sulla sua pagina facebook ufficiale. “Siamo sicuramente con dei numeri da zona arancione, perché l’RT è inferiore a 1, quindi se fosse per l’RT dovremmo essere addirittura in fascia gialla”. Questo lo ha dichiarato Pierluigi Lopalco (VIDEO –https://youtu.be/lLBpW8-yUsc) il 15 aprile. La Puglia, invece, è rimasta in zona rossa. A farle compagnia, soltanto Sardegna e Valle D’Aosta, mentre il resto d’Italia è in arancione. I numeri della Puglia sono ancora allarmanti. Lo sono per la quantità giornaliera di nuovi contagi e per la pressione ancora fortissima su ospedali e terapie intensive. Oggi sabato 17 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 12.935 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.525 casi positivi: 566 in provincia di Bari, 146 in provincia di Brindisi, 205 nella provincia BAT, 199 in provincia di Foggia, 163 in provincia di Lecce, 243 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota. Sono stati registrati 11 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Taranto.
Una speranza che la situazione migliori arriva dalla campagna vaccinale. Sembra che le vaccinazioni, da quando sono state affidate alla Protezione Civile, stiano procedendo meglio in Puglia. Meglio tardi che mai. C’è ancora difficoltà su quelle domiciliari. Chi ha fatto il vaccino racconta di aver trovato anche molta umanità e pazienza nei medici e in chi presiede alle operazioni.
IL COSTO DELLA ZONA ROSSA. Restare in zona rossa ha un costo, a pagare dazio sono le attività economiche che speravano almeno in una parziale riapertura, soprattutto dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Emiliano e Lopalco. Il mancato passaggio in zona arancione, poi, ha conseguenze dirette sulle scuole: seconda e terza media, oltre a tutto il ciclo delle superiori, saranno ancora totalmente in dad, mentre con il passaggio all’arancione sarebbero tornati in presenza. I costi della zona rossa, dunque, già altissimi, sono destinati a crescere a causa di questa nuova proroga del massimo livello di restrizioni.