A Pietramontecorvino la torre degli eventi, l’ostello diffuso e il nuovo Parco
Dopo il successo a "Il Borgo dei Borghi", il paese costruisce il proprio futuro post-pandemia
PIETRAMONTECORVINO (Fg) – Mezz’ora di macchina per arrivarci da Foggia, ammirando colline e campagne meravigliose. Verso la fine del tragitto, un paio di curve ed eccolo apparire: Pietramontecorvino, incoronato recentemente tra gli 8 borghi più belli d’Italia. “E’ stata una grande soddisfazione”, racconta il sindaco Raimondo Giallella. “Non immaginavamo di ottenere un risultato così lusinghiero. Ed è un risultato che non appartiene solo a Pietramontecorvino, ma è patrimonio di tutta di tutta la provincia di Foggia che ci ha sostenuti, della Capitanata e dell’intera Puglia che abbiamo avuto l’onore di rappresentare nell’edizione 2021 de Il Borgo dei Borghi”. Ha vinto Tropea quest’anno, e Pietramontecorvino se l’è giocata con località di mare e paesi conosciuti in tutto il mondo. A Pietra non c’è il mare, ma un borgo medievale stupendo con il suo Palazzo Ducale, la Torre Normanna, l’antico quartiere di Terravecchia, un’area boschiva tra le più belle della Puglia, per non parlare di un sito archeologico, quello di Montecorvino, che Pietra condivide con i paesi vicini. “La partecipazione a Il Borgo dei Borghi è stato un momento di luce in un periodo difficile per tutti. La popolazione, ancora una volta, si è riscoperta orgogliosamente Comunità. Ci sono stati il lavoro sulle riprese, la voglia di mostrare tutto il meglio che il nostro paese sa esprimere, l’orgoglio di far vedere a milioni di italiani che Foggia e la sua intera provincia sono un territorio ricco di storia, cultura e natura, con un patrimonio che non ha nulla da invidiare ad altre aree”, spiega Raimondo Giallella. Pietramontecorvino sta vivendo una fase molto delicata a causa del Covid-19. La campagna di vaccinazione, tuttavia, rappresenta la speranza di potersi lasciare alle spalle l’emergenza pandemica nelle prossime settimane e cominciare il rilancio, a partire dall’estate sempre più vicina. Il Comune di Pietramontecorvino ci sta già lavorando. Una delle leve di quel rilancio dovrà essere il turismo, assieme alla messa a punto di nuovi servizi per l’accoglienza. La gestione della Torre Normanna, all’interno del Palazzo Ducale, è stata affidata all’Associazione di Promozione Culturale Mira. L’accordo prevede che tutte le associazioni di Pietramontecorvino siano coinvolte nella valorizzazione di uno dei monumenti più belli della Capitanata. La Torre, che all’interno è stata completamente restaurata negli scorsi anni, ospiterà eventi, visite guidate, serate teatrali, mostre, appuntamenti musicali, attivando protagonismo, talento e risorse locali. Il Comune di Pietramontecorvino, inoltre, sta lavorando da tempo anche al potenziamento dei servizi di accoglienza per i visitatori. Alcuni petraioli che non vivono più in paese hanno donato al Comune delle abitazioni abbandonate. Da queste, con le opportune ristrutturazioni, sono già stati ricavati 15 nuovi posti letto e altri 15 saranno presto a disposizione. Inizia a prendere forma, dunque, un piccolo ostello diffuso nel cuore del centro storico. L’Amministrazione comunale sta utilizzando anche i fondi ottenuti grazie a un bando del Gal Meridaunia, agenzia di sviluppo locale. Anche la vecchia Casa del Guardiaboschi è stata affidata a un’associazione specializzata nella cura e valorizzazione dei percorsi per il trekking, mentre il Parco Avventura già esistente sarà rinnovato e attivato attraverso un apposito bando per assegnarne la gestione e manutenzione. “Il Parco Avventura collaborerà e sarà messo in rete con le altre strutture già attive in provincia di Foggia, in un’ottica di sinergia e differenziazione”, spiega il sindaco di Pietramontecorvino. “Quando finirà questa maledetta pandemia, ci sarà voglia di scoprire luoghi autentici, di respirare aria buona e di vivere liberamente gli spazi e i luoghi della natura che ci rigenerano. Pietramontecorvino, i Monti Dauni e la provincia di Foggia offrono tutto questo. Lavorare alla prospettiva di valorizzare questo immenso patrimonio ci offre la speranza concreta di poter costruire il nostro futuro sulle migliori potenzialità della nostra terra”.