Su 280 milioni disponibili per il CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo della Capitanata, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo governo ne hanno assegnati quasi 70 a San Giovanni Rotondo. Di quei 70, quasi 10 sono destinati alla viabilità della città di San Pio. La circonvallazione di San Giovanni Rotondo è stata giudicata più importante, tra le altre cose, del Distretto Agroindustriale, della strada Regionale 1 che i Monti Dauni aspettano da 30 anni, più importante della superstrada del Gargano e anche della diga di Piano dei Limiti, un invaso da costruire a valle di quello già esistente di Occhito: nessuno di quei progetti, infatti, è stato finanziato.
Su 280 milioni disponibili, un quarto viene riservato esclusivamente a San Giovanni Rotondo, importante città della Capitanata con i suoi 30mila abitanti sugli oltre 600mila di tutta la provincia. Se i numeri contano qualcosa, San Giovanni Rotondo è stata trattata come la più importante città della provincia, più del capoluogo Foggia, ma anche di Cerignola, San Severo, Manfredonia, Lucera, del resto del Gargano e dei 29 comuni dei Monti Dauni. A San Giovanni, ovviamente, difendono il loro concittadino Conte, il premier che la sua città non l’ha mai scordata, tanto da tornarci molto spesso negli ultimi mesi per trovare una volta i parenti, un’altra gli ex amici di scuola, l’altra ancora i vecchi compagni di catechismo. Ogni volta è una festa, davvero commovente. Chiaramente, chi vive nella città di San Pio non può che essere felice del trattamento ricevuto. Non si può dire lo stesso dei sindaci dei Monti Dauni. In un documento ufficiale, i sindaci dei Monti Dauni hanno dichiarato di ritenere “gravi e discriminatorie” le decisioni prese da Conte rispetto alla ripartizione dei fondi. Motivo per cui hanno elencato una serie di richieste, quelle che seguono:
- di chiedere a tutti i Soggetti Istituzionali che, a vario titolo, hanno partecipato ai lavori del C.I.S., di NON SOTTOSCRIVERE il contratto che definisce la ripartizione dei fondi. La ripartizione, ritenuta iniqua, ignora completamente le indicazioni di finanziamento di Progetti Strategici dell’Area Interna Monti Dauni (Progetto Pilota per la Puglia) che erano state avanzate in sede di concertazione;
- di chiedere a S.E. il Prefetto di Foggia, di convocare con cortese urgenza tutti i 29 Sindaci dei Monti Dauni, affinché si possa “Riaprire il Tavolo di Concertazione del C.I.S. Capitanata” per addivenire ad una ripartizione più equa e strategica delle risorse. In particolare destinando questi fondi secondo le indicazioni contenute nella Strategia Area Interna Monti Dauni;
- i Sindaci, inoltre non escludono la possibilità di iniziative clamorose, quali le possibili “Dimissioni in massa” di tutti i 29 sindaci, nel caso in cui queste istanze non trovassero ascolto.
SE I MONTI DAUNI PIANGONO, IL GARGANO NON RIDE. Nemmeno il Gargano è contento. Il sindaco di Carpino, Rocco Di Brina, a Foggiatoday ha dichiarato: “Non si può assistere al fatto che vengano finanziate le opere di urbanizzazione primaria nelle aree PIP o addirittura le strade rurali, mentre questo non accade con altre opere importanti di altri comuni. Non è possibile che a Carpino non venga finanziato il progetto della circumvallazione e a San Giovanni Rotondo, invece, ne vengano finanziate addirittura tre per complessivi 8.265.000 euro. Così non va bene”. Molto critico sul CIS e le sproporzioni nella ripartizione dei fondi è anche Michele Sementino, sindaco di Vico del Gargano: “Il Contratto Istituzionale dello Sviluppo per la provincia di Foggia non ha alcun senso, è privo di una seppur minima visione strategica e unitaria dello sviluppo capace di integrare tutti i territori. Il premier ha scelto di finanziare, con quasi 10 milioni di euro, lavori sulla viabilità cittadina di San Giovanni Rotondo. Alla sua città, complessivamente, Conte ha riservato quasi 70 milioni di euro, circa un quarto del totale degli investimenti previsti. Una valanga di soldi concentrata in un unico comune, ma nemmeno un euro per la superstrada e per il Distretto turistico del Gargano. Quella che manca è proprio la visione globale dello sviluppo di una provincia. Non sono stati finanziati, tra gli altri progetti accantonati, la Regionale 1 invocata dai Monti Dauni, la superstrada del Gargano, il Distretto turistico e il Distretto agroindustriale: paradossalmente, si tratta proprio dei progetti che avevano una visione d’insieme perché collegavano e integravano territori. Come Comune di Vico del Gargano, abbiamo deciso di presentare un unico progetto, 2 milioni di euro per la riqualificazione del centro storico. Non è nell’elenco dei progetti che saranno finanziati. Si è preferito puntare sulla viabilità di San Giovanni Rotondo, così quando Conte va a trovare parenti e amici ci arriva più comodo”, ha dichiarato Sementino.
ANCHE LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE SONO SCONTENTE. Fra i progetti esclusi dai fondi accordati dal CIS, il Contratto Istituzionale per lo Sviluppo della Capitanata, ci sono la nuova Diga di Piano dei Limiti, il Distretto Agroindustriale, la strada Regionale 1 per collegare Monti Dauni e aree rurali a tutta la provincia e, infine, il Distretto Turistico del Gargano. Per CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, l’esclusione di quei progetti rappresenta un’occasione persa per tutta la provincia di Foggia. “Noi avevamo proposto soltanto due progetti”, ha spiegato Michele Ferrandino, presidente provinciale dell’organizzazione. “Quei progetti sono la realizzazione della nuova Diga di Piano dei Limiti, a valle dell’invaso già esistente di Occhito, e il Distretto Agroindustriale”, ha aggiunto Ferrandino. “In entrambi i casi, si tratta di progetti che interessano tutta la provincia di Foggia e di realizzazioni fortemente legate a un’economia forte, con punte di eccellenza e di innovazione di livello internazionale, il vettore più potente di sviluppo occupazionale ed economico”, ha dichiarato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. Da una parte, dunque, c’è la questione idrica: l’acqua per l’agricoltura, la possibilità di non sprecare e di aumentare la dotazione idrica; dall’altra, finanziare il Distretto Agroindustriale avrebbe significato connettere e moltiplicare la forza del settore agroalimentare che in provincia di Foggia ha potenzialità enormi ancora in parte inespresse. “Anche i rilievi critici espressi da molti sindaci dei Monti Dauni e di una parte del Gargano ci trovano concordi”, ha continuato Ferrandino. Le aree interne, sia quella garganica che la zona dell’Appennino Dauno, soffrono un deficit importante dal punto di vista del sistema di viabilità, trasporti e collegamenti. Ecco perché, per CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, le rimostranze sul mancato finanziamento della Strada Regionale 1 nei Monti Dauni e della superstrada del Gargano sono più che giustificabili. Sia per le merci che per il turismo, con tante strutture agrituristiche operanti proprio in quelle aree, è necessario potenziare le reti di trasporti e viabilità. Per non parlare delle aree rurali. La CIA, a livello nazionale e tutta la Puglia, sta per rilanciare la propria piattaforma in favore dello sviluppo delle aree rurali: collegamenti, servizi, sanità territoriale, politiche che incentivino i giovani a vivere la campagna, a rivitalizzarla. Tutto questo, però, è possibile se il Governo comincerà a ragionare in modo differente da come ha fatto con il Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata. “Il nostro auspicio”, ha concluso Ferrandino, “è che già nelle prossime settimane il Governo possa correggere il tiro e accogliere le istanze di una provincia che, da sempre, ha bisogno di una visione strategica capace di integrare tutti i territori, connetterli, unirli nella direzione di uno sviluppo fortemente centrato sulla green economy e sull’economia del mare, oltre che sui servizi innovativi, turismo e incremento dell’export”, ha concluso il presidente di CIA Capitanata Michele Ferrandino.