ORSARA DI PUGLIA (Fg) –. Un “Festival del Confine”, per celebrare un’amicizia che i confini li cancella: le amministrazioni comunali di Orsara di Puglia (Fg) e Montaguto (Av), hanno deciso di unire le forze per promuovere i loro due paesi, posti a cavallo del confine tra Puglia e Irpinia e distanti solo quattro chilometri l’uno dall’altro. Il “Festival del Confine” sarà presentato lunedì 17 dicembre, a Orsara, con una serata speciale che si terrà nella Sala Polivalente del Centro Anziani in via Giuseppe Di Vittorio alle ore 19. Ospite d’eccezione dell’evento sarà Enzo Decaro, attore, sceneggiatore e cabarettista napoletano, per molti anni amico fraterno e collega dell’indimenticato e indimenticabile Massimo Troisi. Assieme a lui, ci sarà un altro attore, Massimiliano Benvenuto, ideatore e direttore artistico del Festival del Confine. La presentazione del progetto servirà a condividere e a discutere l’idea con cittadini e associazioni di entrambi i paesi, per un coinvolgimento dal basso che diventi portatrice di partecipazione, entusiasmo e nuove idee per ampliare quella originale.
QUANDO ORSARA ERA IRPINA E MONTAGUTO PUGLIESE. La vicinanza, non solo geografica, tra Orsara e Montaguto è caratterizzata da una continuità culturale, storica e produttiva tra Puglia e Irpinia. Fino al 1884, Orsara di Puglia si chiamava ‘Orsara Dauno-Irpina” e fino al 1929 il paese era ricompreso amministrativamente nella provincia di Avellino; Montaguto, invece, fino al 1860 era parte della provincia di Foggia. Il Festival del Confine, dunque, corre e si conferma lungo l’antica Strada delle Puglie, via di scambio e comunicazione di mercanti, pellegrini, produttori e contadini. Un’iniziativa che può fare da apripista ad altri progetti che vedano insieme l’area dauno-irpina, un comprensorio ricco di eccellenze ambientali, culturali, storiche e paesaggistiche oltre che di un eccezionale paniere di tipicità enogastronomiche certificate.
IL FESTIVAL DEL CONFINE. “Il Festival si terrà a luglio e si svilupperà con iniziative che si terranno nei quattro fine-settimana del mese. Ogni weekend, sarà dedicato alla linea di confine che caratterizza un tema sociale: i confini tra abilità e disabilità; quelli tra le generazioni; le identità di genere; la giustizia e l’ingiustizia anche nelle drammatiche implicazioni delle condizioni vissute all’interno e all’esterno delle strutture carcerarie dai detenuti e dalle loro famiglie”, spiega Michela Del Priore, consigliere comunale con delega al Turismo. Per ciascuno dei fine-settimana, sono previsti laboratori enogastronomici, spettacoli, visite guidate, iniziative artistiche e la performance di un personaggio del mondo dello spettacolo. Tutto rigorosamente open-air, all’aperto, per valorizzare il patrimonio paesaggistico, ambientale, storico e architettonico dei due paesi. Un Festival del Confine per ampliare i confini, fare inclusione, allargare un orizzonte che – in questo modo – arriva ad abbracciare non solo due paesi, ma due regioni, il cuore del Mezzogiorno d’Italia, un intero Paese che, mai come di questi tempi, sembra avere bisogno di respiri più ampi, di abbracci capaci di unire le migliori risorse e la volontà di crescere insieme.