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Capitanata sofferente, troppi disoccupati. Incuria e rifiuti nelle città

FOGGIA – Più di 2mila persone partecipanti, 22 tra città e paesi della Daunia toccati dalla carovana congressuale, 1843 chilometri percorsi sulle strade della Capitanata in 30 giorni intensi, ricchi di partecipazione e di momenti significativi. Sono questi i numeri della fase preparatoria del Congresso Provinciale SPI Cgil di Foggia che si terrà nel capoluogo, giovedì 11 e venerdì 12 ottobre 2018, nella Sala Convegni della Camera del Lavoro di via della Repubblica 68. A quei numeri, che sintetizzano i congressi locali svolti da settembre dal Sindacato Pensionati, se ne aggiunge un altro: saranno 76 i delegati chiamati a votare i documenti che delineano lotte, azioni, priorità del sindacato su lavoro, giovani, pensioni, diritti e stato sociale. I congressi che hanno preparato l’appuntamento più importante, quello del Congresso Provinciale, si sono svolti a Biccari, Rignano Garganico, Apricena, San Paolo Civitate, Pietramontecorvino. Sono proseguiti poi a Foggia, Monte Sant’Angelo, Zapponeta, Cagnano, Torremaggiore e Cerignola. Dopo la Casa del Popolo “Giuseppe Di Vittorio”, i congressi hanno toccato Sannicandro, Lucera, Mattinata, Ischitella, Vieste, Manfredonia, San Severo, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano, Orsara e infine Ortanova.

IL TERMOMETRO DEL TERRITORIO. Il quadro emerso dai congressi preparatori di quello provinciale mette in evidenza molte difficoltà, troppi disagi patiti soprattutto dalle fasce deboli della popolazione. Secondo gli ultimi dati dallo studio del Bilancio Inps, in provincia di Foggia l’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, eccetto la crescita occupazionale registrata nei servizi turistici e commerciali, nell’industria e agricoltura, a fronte però di un notevole calo nell’edilizia. La diminuzione degli inattivi si è riflessa in un aumento del tasso di disoccupazione, che in Puglia si attesta al 20,2%, circa 0,6 punti percentuali in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Soffrono gli over 45enni che hanno perso il lavoro e non riescono a ricollocarsi, vivono un limbo di attese e precariato i giovani e le donne senza una occupazione.

RIFIUTI, SALUTE, SOCIALITA’: NON CI SIAMO. Il disastro ambientale di Cerignola, con tonnellate di immondizia per strada e poi ammassata all’Interporto, è solo la punta di un iceberg. La questione relativa al ciclo dei rifiuti riguarda anche la salute dei cittadini e richiama, in modo inquietante, anche l’allarme sulla forte incidenza di alcune gravi patologie. La stasi o l’andamento al rallentatore dei Piani Socio Sanitari di Zona, inoltre, è una problematica che incide fortemente sulla qualità della vita delle popolazioni, così come le liste d’attesa per gli esami medici. Nella maggior parte dei comuni della Capitanata, mancano luoghi e spazi attrezzati, all’aperto e non, dove le famiglie, i bambini e gli anziani possano stare insieme, essere protagonisti di iniziative culturali, ludiche e sportive.

CURA E DECORO DELLE CITTA’. A cominciare proprio da Foggia, in troppe realtà urbane ci sono intere zone abbandonate a incuria e degrado, con il permanere di barriere architettoniche e di inciviltà dovuta anche a un traffico veicolare caotico, con parcheggi senza regole, marciapiedi dissestati e pericolosi. Dove non c’è cura della città, si aggravano le condizioni di disagio della cittadinanza. Anche per questo SPI Cgil ha moltiplicato le iniziative di aggregazione, sia con “Carosello” che con il pullman dei diritti e le tante occasioni di incontro che combattono la solitudine e animano le piazze per restituirle alla gente, alle famiglie e ai bambini, agli anziani che continuano a lottare per una società migliore e per il futuro di figli e nipoti.

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