Pietramontecorvino, omaggio a Sant’Alberto: libro e dvd sulla processione dei 130 anni

PIETRAMONTECORVINO (Fg) – Un’operazione storica, un’opera che aggiunge un tassello fondamentale alla ricerca culturale, sociale e antropologica di un paese, Pietramontecorvino, che nella vicenda millenaria della Daunia ha occupato sempre un posto importante. Venerdì 10 agosto 2018, a Pietramontecorvino, sarà presentato il libro fotografico con dvd allegato sulla spettacolare processione-pellegrinaggio che ogni 16 maggio, da 130 anni, conduce i petraioli in una traversata a piedi, per sette chilometri all’andata e sette al ritorno, dal loro borgo al sito archeologico di Montecorvino. Si tratta della processione-pellegrinaggio che celebra la devozione per Sant’Alberto. Il libro, “Sant’Alberto da Montecorvino: la fede, la terra, gli uomini”, con allegato un dvd, è opera e nasce da un progetto di Amalio e Domenico Iannantuono. Venerdì 10 agosto, alle 21, sarà presentato in Piazza Martiri del Terrorismo, nella sede della Pinacoteca Comunale. Subito dopo la presentazione, sarà inaugurata la mostra fotografica sulla processione-pellegrinaggio del 16 maggio. Dall’11 al 16 agosto, la mostra sarà visitabile dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18 alle 24.

GLI AUTORI DEL PROGETTO. Il volume, il video e la mostra sono frutto del progetto realizzato da Amalio Iannantuono, videomaker freelance, e Domenico Iannantuono, fotografo freelance. Insieme, Amalio e Domenico Iannantuono hanno dato vita a un volume fotografico di 158 pagine, con alcuni scritti che descrivono l’importanza dell’evento-ricorrenza e ben 100 grandi fotografie.

LA MERAVIGLIA DEI PALII COLORATI NEL GRANO. Il pellegrinaggio a Montecorvino non è solo una processione votiva, ma una vera e propria esperienza sensoriale dove bambini, donne e uomini di ogni credo religioso e ideologia politica vivono questo giorno come un viaggio interiore. Si percepisce la necessità che ognuno ha di “dire” qualcosa a quel Santo, richieste mute che solo Sant’Alberto può sentire. Tutto questo è immortalato nei visi delle persone, nelle espressioni di dolore e di preghiera o di assoluta solitudine tra una folla di fedeli. I due autori hanno sentito la necessità di imprimere su carta queste emozioni e di riviverle come un film in un video. Sfogliare il libro e vedere il video sarà come rivivere quei momenti ascoltando le voci del cammino, un cammino di fatica, gioia, sudore, preghiere e canti.

OGNI BENEDETTO 16 MAGGIO. La processione di Sant’Alberto si svolge il 16 maggio di ogni anno dal 1889. Da Pietramontecorvino, parte una lunga teoria di centinaia di persone precedute da enormi pali di legno addobbati con fazzoletti variopinti che vengono portati a braccia, eretti, con l’aiuto di lunghe funi. In mezzo, tra i pali e il popolo dei fedeli, c’è la statua del santo. Tutti insieme, a piedi, i partecipanti percorrono i sette chilometri che separano Pietramontecorvino dal sito archeologico di Montecorvino. Per arrivare lassù, ai piedi della torre che domina sui ruderi di un’antica città e si staglia possente nel cielo, devono camminare in mezzo alla campagna, attraversando il mare verde dei campi di grano ancora fresco. La tradizione vuole che, nel 1889, in seguito a una grave siccità, il popolo invocò l’aiuto di Sant’Alberto. Il santo apparve in sogno a due donne, dicendo loro che i fedeli avrebbero dovuto compiere un pellegrinaggio penitenziale ai ruderi di Montecorvino. Così fu. Al ritorno in paese arrivò la tanto sospirata pioggia. L’usanza del palio ha origine dalla tradizione pagana in uso anticamente come rito propiziatorio della fertilità, confluito poi nella pratica cristiana. Le donne offrivano al santo i loro fazzoletti per chiedere che il patrono proteggesse i loro uomini. I pali, che oggi sono molti e raggiungono in alcuni casi i 20 metri, venivano vestiti con scialli e fazzoletti tenuti insieme con fasce per neonati. A Montecorvino, dopo la messa, si svolge una cerimonia propiziatoria: la statua del santo viene portata ai quattro lati dei ruderi dell’antica cattedrale e posizionata con il viso rivolto ai campi per impartire la benedizione ai raccolti.

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