#NomiArchivioIn Primo PianoMonti Dauni

A Lucera le Radici che uniscono: la Terra come Frontiera comune

Le parole tornano protagoniste. Per ripensare le dinamiche personali e politiche della costruzione dell’identità dei singoli e dei popoli di fronte alla varietà e complessità del mondo. Questo e molto altro è “Radici Festival”, rassegna alla sua prima edizione, in programma a Lucera dal 3 al 5 agosto, organizzata dall’associazione LAB – Laboratorio diffuso di cultura e cittadinanza, dalla Libreria Kublai e da Add Editore, in collaborazione con il Comune di Lucera ed il Dipartimento di economia dell’Università di Foggia, e con il patrocinio del Touring Club Italiano.

Un Festival diffuso con eventi e laboratori che partono dalla provincia di Foggia ed arrivano a Torino. “Radici”, infatti, è strutturato in diversi appuntamenti: incontri di approfondimento, una due giorni di anteprima a Lucera, 3 laboratori di cittadinanza durante l’anno a Lucera, e altri a Torino, il festival e in autunno un weekend a Torino.

A Lucera il “Radici Festival” si apre venerdì 3 agosto (ore 18.00 in via Bovio, 9) con la presentazione delle mostre “La Crepa” e “Salvezza” tratte da due graphic novel: quella di Carlos Spottorno e Guillermo Abril (add editore) e quella di Marco Rizzo e Lelio Buonaccorso (Feltrinelli Comics) in collaborazione con il festival La grande invasione di Ivrea. Le mostre saranno visitabili dal 3 al 5 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23.

Alle 19.00 in Piazza Duomo, “Radici” entra nel vivo analizzando il rapporto tra parole e identità: nel dialogo “Alle radici delle parole” tra il saggista e critico letterario Goffredo Fofi, e lo scrittore Angelo Ferracuti, si discuterà della nostra visione del mondo e il nostro modo di esercitare la cittadinanza.

La prima giornata si concluderà in Piazza Duomo (lato via Carlo D’Angiò) alle ore 21.00 con “Indonesia: una nazione di differenze”, un viaggio fantastico in Indonesia, un arcipelago composto da oltre 17.000 isole, centinaia di lingue locali, sei religioni principali, mille frontiere intere, che la rendono… la ‘nazione improbabile’.

Elizabeth Pisani, esploratrice, epidemiologa, scrittrice, porterà in Indonesia anche i non viaggiatori e tutti coloro che sono curiosi del mondo. Due le parole scelte per questa prima edizione: Frontiera e Popolo, parole diverse ma strettamente collegate tra loro. Del loro significato si discuterà sempre con uno sguardo al passato, alle radici che stanno nel terreno, e uno al futuro, rivolto a quelle radici che escono dal terreno e trasformano lo spazio. Si metteranno a fuoco i ragionamenti collettivi, urgenti per la società di oggi, e le soluzioni comuni possibili per una nuova visione del nostro Paese. “Possedere la parola – diceva don Milani – è il modo di fare una società più giusta e più uguale”.

Tutti gli incontri si svolgeranno nelle piazze, nei cortili dei palazzi del centro storico, nei teatri, nelle biblioteche e negli spazi della vita culturale e quotidiana della città.

Tanti gli autori che hanno già partecipato ai laboratori di preparazione al Festival: l’attivista antimafia Davide Mattiello, lo scrittore Leonardo Palmisano, Alessandra Ballerini avvocato dei diritti umani, Massimiliano Panarari esperto di comunicazione politica, ed il giornalista Marco Filoni.

leggi anche REC24, CHI SIAMO (clicca qui)

Mostra tutto

Articoli relativi

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Considerate la possibilità di sostenerci disabilitando il blocco degli annunci.