FOGGIA – L’attore e scrittore Giulio Cavalli arriva a Foggia in una chiesa di frontiera: giovedì 5 aprile, alle ore 20, incontrerà la comunità della Parrocchia della Sacra Famiglia (Piazza Armando Diaz, 1). Il suo ultimo romanzo “Santamamma” (Fandango, 2017) è tra le opere selezionate dal concorso-progetto Leggo QuIndi Sono-Le giovani parole 2018, iniziativa che per la prima volta entra nella Parrocchia per riflettere sulle tematiche affrontate tra le pagine relative alle difficili situazioni vissute dalle periferie italiane. Una formula insolita ma in linea con gli obiettivi dell’associazione Leggo QuIndi Sono, che si prefigge di portare la cultura anche nei contesti più difficili.
Primo intellettuale del Nord che ha vissuto sotto scorta, Giulio Cavalli è un artista simbolo dell’antimafia sociale che, nonostante le intimidazioni, ha continuato a denunciare e a fare nomi e cognomi in teatro delle cosche. Politicamente impegnato nella sua Lombardia, è anche autore, regista e vanta una serie di collaborazioni con diverse testate, oltre a rappresentare una voce autorevole nel panorama culturale e sociale.
L’incontro si inserisce nel progetto culturale “Attrezzarsi per la città” avviato dal parroco Mons. Vincenzo Identi, tenendo conto delle specifiche peculiarità del territorio e di un quartiere periferico, il Rione Diaz, con le sue complessità. Sin dal suo insediamento, ha attivato laboratori di formazione socio-politica e incontri-dibattito incentrati soprattutto sull’educazione alla legalità. Gli eventi, sempre molto partecipati, sono dedicati alle famiglie come ai giovani, componente numerosa e dinamica che merita una particolare attenzione. La Parrocchia ha recentemente ospitato Don Luigi Ciotti nell’ambito del percorso “Dalla parte degli ultimi” e ha partecipato attivamente alla XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Con la presenza di Giulio Cavalli, si apre alla dimensione culturale, indispensabile per decifrare e decodificare la realtà.
«È necessaria ed urgente una grande opera educativa e culturale, in modo particolare per i giovani, affinché possano fare scelte di vita autentiche e credibili – afferma Mons. Vicenzo Identi – La cultura deve costituire un campo privilegiato di presenza e di impegno per la Chiesa e per i singoli cristiani. È di vitale importanza che la cultura contemporanea ponga sempre più al centro l’uomo con la sua dignità e la sua crescita integrale, la sua capacità di relazionarsi con gli altri uomini e il suo continuo interrogarsi sulle questioni che attanagliano l’esistenza. “Cultura è ciò per cui l’uomo diventa più uomo”».
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.