Lo scriviamo con la maiuscola, Grazie. In questi giorni, lo abbiamo ripetuto più volte. Per l’accoglienza, per il calore, l’autenticità dei sorrisi, l’ospitalità, e quella sorpresa, ogni volta uguale e diversa, di riconoscere l’Italia dei borghi, le sue tradizioni, i profumi della tavola che non ti fanno sentire “ospite”, ma uno di casa. A Roseto Valfortore, per 4 giorni, vi abbiamo e vi siete raccontati attraverso “Di Santi, Paesi e Falò”, un progetto nato per promuovere l’unicità di una grande tradizione, quella dei fuochi di Sant’Antonio. Roseto Valfortore è un piccolo comune, capace di esprimere grandi valori e con la voglia matta di trasmettere agli altri, di far conoscere a tutti, quanto ci sia di bello nei suoi vicoletti, e di spettacolare nei tramonti col sole a picco tra gli alberi dei boschi e i tetti delle case. Ci siamo divertiti, e si sono divertiti il gruppo di giornalisti e le instagramers che, giorno dopo giorno, si sono immersi in un’esperienza divertente, estremamente piacevole dal punto di vista umano e professionale. I laboratori del gusto ci hanno fatto mettere le mani in pasta, con i polmoni a riempirsi del profumo di pane, miele e legna che arde nei caminetti. Un lusso senza tempo. E poi le voci della natura, dei rami e delle foglie, che fa risuonare come flauti gli archi dove il vento s’insinua danzando con gli elfi dell’inverno. Il racconto di questi giorni lo abbiamo scritto insieme a voi, attraverso centinaia di foto, decine di post sui social, sempre ispirati da bellezza e ricchezza di cui ci avete fatto partecipi. Di quella bellezza, di quella ricchezza, dobbiamo essere tutti più consapevoli, per poterla condividere col mondo, promuovendo e innovando tradizioni e valori.
fq
alcune immagini di questi giorni passati insieme