FOGGIA – In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne la Cgil di Foggia, il sindacato dei pensionati, il coordinamento Donne di Cgil e Spi, l’Auser, hanno promosso per sabato 25 novembre a partire dalle ore 17.30, un incontro pubblico nel Salone della Camera del Lavoro in via della Repubblica 72, aperto al contributo di associazioni e cittadini, per discutere sul tema della violenza di genere. “C’è un problema di linguaggio pubblico che investe il genere femminile e che fa ricorso troppo spesso a un frasario maschilista, offensivo, fatto di sopraffazione e rappresentazione della donna come oggetto – afferma la segretaria provinciale della Cgil di Foggia, Loredana Olivieri -. Ma c’è un problema legato anche a come vengono raccontati i casi di cronaca che riguardano le violenze sulle donne, dove si insiste su aspetti morbosi o addirittura ci si abbandona a giudizi sul vestiario delle vittime, sui luoghi frequentati o gli orari, come se questo potesse giustificare un sopruso. Da qui l’appello che la Cgil nazionale ha lanciato già da qualche mese dal titolo ‘Avete tolto senso alle parole’”.
L’incontro sarà caratterizzato da testimonianze di sindacaliste, psicologhe, lavoratrici, con un reading dedicato al tema e l’esposizione di alcuni lavori grafici realizzati da giovani studenti. “E’ indispensabile una cultura al rispetto di genere che parta proprio dai ragazzi – aggiunge Olivieri -. Vorremmo affrontare anche una riflessione collettiva su come le forme di sopruso sulle donne vadano anche oltre gli episodi di violenza maschile. Stiamo conducendo una battaglia affinché il servizio sanitario garantisca l’applicazione di una legge come la 194 che, in provincia di Foggia, deve fare i conti con scarsità di operatori che effettuano interruzioni volontarie di gravidanza. E dove arretra il pubblico sappiano bene come a farsi spazio sia il mercato illegale e clandestino, con tutti i rischi che ne conseguono”.
Toccherà a Tina Pizzolo, responsabile del coordinamento Donne dello Spi provinciale, relazionare invece “sui soprusi cui sono costrette le donne pensionate, vittime soprattutto di raggiri, rapine e anch’esse di difficoltà nell’accesso alle cure, principali vittime ad esempio elle lunghe liste d’attesa per esami diagnostici che caratterizzano la sanità pubblica in Puglia”.
“Il nostro impegno quotidiano con l’Auser, con il progetto Filo d’Argento e con la nostra università della libera età – spiega il presidente provinciale dell’associazione, Vittorio Cucci – è spingere alla socialità uomini e donne. Spesso è la solitudine, che purtroppo caratterizza molti anziani, a lasciare queste persone preda di gente senza scrupoli, approfittatori. Stare insieme significa essere più informativi, più attivi, più protetti dal punto di vista sociale”.
Una città e una provincia, quella di Foggia, “che vedono casi di cronaca quasi quotidiani legati a violenze sulle donne, che spesso si consumano nell’ambito familiare, e purtroppo piange anche delle vittime. Crediamo che il pubblico e in questo caso la Regione debba potenziare i suoi servizi data la dimensione del fenomeno, con sportelli antiviolenza di ascolto e indirizzo alla denuncia da parte delle vittime. Come Cgil vogliamo dare il nostro contributo e sabato 25 presenteremo un ‘numero rosa’, lo definiamo così, al quale le donne vittima di una violenza, di un sopruso, che vivono una condizione di disagio possono rivolgersi per essere consigliare. Lo faremo in collaborazione con il Sistema Servizi Cgil dando quindi anche informazioni circa gli istituti di tutela previsti dalla legge per le donne, che siano lavoratrici o meno”.