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Vengono da tutto il mondo per studiare a Foggia

FOGGIA – Ad oggi sono 400 gli stranieri che hanno scelto l’Università di Foggia come sede dei loro studi (o per una parte di essi). Mentre gli studenti dell’Università di Foggia che hanno chiesto (e immediatamente ottenuto) di andare a studiare all’estero, ammontano invece a 420.

Nell’ambito del profondo rinnovamento, in atto già da qualche anno, della Mobilità studentesca e dell’Internazionalizzazione, l’Università di Foggia si è aggiudicata altri due importanti progetti. Per complessivi 874.016 euro, l’Ateneo ha vinto il Progetto Credit Mobility 2017/19 con l’Ucraina (finanziamento di 355.900,00 euro, che permetterà di accogliere fino a 60 studenti e 36 docenti ucraini); e i Progetti Erasmus+ Studio e Tirocinio (finanziamento di 518.116,00 euro, destinato invece a iscritti dell’Università di Foggia che vogliono andare a studiare o a sostenere un periodo da tirocinanti in Europa, acquisendo competenze che potrebbero risultare decisive nel mercato globale del lavoro).

 

Ad oggi le risorse a disposizione per i programmi Erasmus ed Erasmus+ risultano sostanzialmente quadruplicate. I due appena vinti, infatti, vanno ad aggiungersi ai progetti MOBIS (MOBilità Incoming Studio, finanziamento 250.000 euro) e MUSA (Mobilità Universitaria, Sport e Alimentazione, anch’esso da 250.000 euro), promossi dalla Regione Puglia attraverso il Fondo Sociale Europeo e già aggiudicati all’Università di Foggia, che complessivamente per la propria Mobilità studentesca sta gestendo oltre 1,3 milioni di euro, a conferma del fatto che il processo di internazionalizzazione, e dei flussi incoming e outgoing che genera, sta diventando un vero valore aggiunto dell’Ateneo. «Sono affermazioni importanti – spiega la delegata del Rettore alla Mobilità internazionale, Chiara Porro –. Il MIUR considera fondamentali questa mobilità e, più in generale, la propensione di un Ateneo a incentivare le esperienze internazionali di docenti e studenti. L’Università di Foggia, sotto questo aspetto, sta facendo passi da gigante, compiendo investimenti e sforzi che stanno ripagando in termini di fiducia e in termini di prospettive. A questi investimenti iniziali, ha fatto seguito quella che può essere definita come una vera autonomia finanziaria dell’Internazionalizzazione dell’Università di Foggia. Dopo le ottime performance di questi ultimi anni, infatti, i fondi a nostra disposizione sono divenuti sempre più consistenti, fino al raggiungimento di un’autonomia che ci consente di proseguire lungo questa strada».

 

Processi, quelli della Mobilità studentesca e dell’Internazionalizzazione, che stanno contribuendo a cambiare il volto dell’Università di Foggia, conferendole una una reputazione internazionale che adesso comincia ad avere un peso anche nelle classifiche settoriali redatte tra tutti gli Atenei italiani. «A rischio di diventare ripetitiva, ribadisco il concetto, soprattutto a beneficio delle matricole che si sono appena iscritte o che si stanno iscrivendo in questi giorni – argomenta a riguardo la delegata del Rettore all’Internazionalizzazione, Claudia Piccoli –. L’Università di Foggia è la sola in Italia in cui, chi lo desidera, viene mandato a fare esperienza all’estero. Da noi basta chiederlo, e si parte. Con estrema certezza. Questa chance, che non è casuale ma frutto degli investimenti che abbiamo fatto per incrementare le borse di studio a disposizione degli studenti, sta effettivamente cambiando la considerazione dell’Università di Foggia: sia all’interno, trai nostri stessi studenti; che all’esterno, tra gli studenti delle altre Università che apprendono di questa opportunità. Questi altri progetti vinti confermano la volontà di aprire sempre più il nostro giovane Ateneo al mondo». «Va detto, a onor del vero – conclude la professoressa Piccoli – che a questi brillanti risultati non saremmo arrivati senza l’apporto e il prezioso sostegno di tutto lo staff del Servizio delle Relazioni Internazionali ed Erasmus, composto da Maria Ciavarella, Laura Formato, Elisa Janine Laverse e coordinato da Giulio Esposito».

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