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In Puglia 10mila incidenti, 254 morti, 17mila feriti

Duecentocinquantaquattro morti, 16.768 feriti: sono i numeri di una triste e tragica contabilità, quella relativa agli incidenti stradali in Puglia nel 2016. A fornirli è l’AREM (Agenzia regionale per la Mobilità), sulla base dei dati trasmessi da Polizia Stradale, Carabinieri e Polizie municipali. Lo scorso anno, su tutto il territorio pugliese, si sono verificati 9.932 incidenti stradali gravi. Rispetto al 2015, il numero degli incidenti con lesioni a persone è aumentato del 4,3%; il numero dei morti è cresciuto del 9,5% e quello dei feriti del 7,2%. Questo incremento nel 2016 si verifica dopo un decennio di costante riduzione degli incidenti in Puglia. L’analisi dei dati consente di effettuare alcune importanti riflessioni sulle principali cause che provocano incidenti stradali attivando strategie di intervento per ridurre incidentalità, decessi e gravi lesioni che determinano gravissime conseguenze sul piano umano e sociale.

Il 70,1% degli incidenti stradali si è verificato all’interno dei centri abitati, il 29,0% fuori dagli abitati e lo 0,9% lungo le autostrade pugliesi. Rispetto al 2015 si è registrato un incremento della mortalità su tutti gli ambiti stradali con valori pari al 18,9% in ambito urbano e dell’8,9% in ambito extraurbano mentre in autostrada si rileva un decremento del 33,3%. Si rileva anche come il secondo semestre dell’anno faccia registrare un maggior numero di incidenti mortali (pari al 56,8%) e di decessi (pari al 63,3%). Anche rispetto al 2015, il secondo semestre del 2016 ha fatto registrare un incremento del 6,5% nel numero di sinistri mortali e del 9,5% nel numero di morti. I mesi estivi di giugno, luglio e agosto sono stati i peggiori per numero di incidenti gravi e agosto il peggiore in assoluto con 36 morti su strada rispetto ai 19 registrati nel 2015.

Gli incidenti mortali si sono verificati, per il 49,3% dei casi, tra due o più veicoli, mentre nel 41,0% dei casi ha coinvolto un singolo veicolo; per il restante 9,7% dei casi si è trattato dell’investimento di pedoni. Rispetto al 2015 si è registrato un importante incremento (+25,5%) degli incidenti che hanno interessato singoli veicoli dovuti in molti casi a distrazione. Tra i deceduti il 73,6% si trovava a bordo di un’autovettura, il 10,7% su un motociclo, l’1,6 su un ciclomotore, l’1,6 su una bici e l’8,6% era a piedi. Tra le principali circostanze che hanno determinato incidenti mortali, si registrano: il mancato rispetto dei limiti di velocità o l’eccesso di velocità con sbandamento e uscita di strada del veicolo; la distrazione alla guida e il mancato rispetto della distanza di sicurezza; la mancata precedenza allo stop o al semaforo e la circolazione contromano. In particolare nel 2016 rispetto all’anno precedente si è rilevato un netto incremento degli incidenti per “guida distratta” pari al 33,3%. L’aumento degli incidenti per eccesso di velocità è stato pari al 26,4% mentre per mancata precedenza l’incremento è stato del 12,7%. Tra i motivi di distrazione diventa sempre più preoccupante l’uso dei cellulari durante la guida.

I DATI DI FOGGIA E DELLE ALTRE PROVINCE. Osservando la distribuzione degli incidenti stradali per province, l’area metropolitana di Bari ha registrato, come consuetudine, il maggior numero di incidenti (36,0%), il maggior numero di feriti (35,0%) e anche il maggior numero di morti (75): comparando i dati a quelli dell’anno precedente, l’area di Bari ha registrato un decremento nel numero di incidenti con lesione (-2,2%) e un cospicuo aumento della mortalità per incidente stradale (+23,0). La provincia di Foggia ha registrato il decesso di 49 persone e ha segnalato un aumento della mortalità pari all’8,9% rispetto all’anno precedente; la provincia di Taranto ha registrato un decremento dello 0,2% nel numero di incidenti stradali e un incremento del 70,8% nel numero dei deceduti.  Nella provincia di Lecce, Bat e Brindisi si è registrato un decremento nel numero dei deceduti pari, rispettivamente, al 17,0%, al 12,5% ed al 4,0%. Continuando la comparazione con i dati dell’anno precedente si è osservato che la crescita dei valori dell’incidentalità registrata a livello regionale si è caratterizzata all’interno delle province in maniera eterogenea: Brindisi, ad esempio, ha osservato un incremento del 15,0%, Foggia e Lecce hanno segnalato un aumento rispettivamente pari al 10,6% ed al 10,0% mentre la Bat ha registrato un incremento pari al 5,6%

I GIORNI PIU’ PERICOLOSI. Il venerdì e il lunedì sono stati i giorni della settimana in cui si è registrata la più alta percentuale di incidentalità stradale con valori pari al 16,6% e al 15,0%, mentre il sabato è il giorno con il più alto numero di vittime (51 decessi) e un indice di mortalità pari a 3,6 morti ogni 100 incidenti. La domenica si è confermata il giorno in cui si verificano meno incidenti (10,9%) ma il più alto indice di mortalità: 3,9 morti ogni 100 incidenti. Il venerdì con 41 decessi e il lunedì con 39 sono gli altri due giorni della settimana a elevata mortalità. Il martedì è il giorno che ha registrato il minor numero di decessi. Nel 2016 il 25,2% dei sinistri stradali è occorso nel weekend ed ha provocato la perdita di 93 persone, ovvero il 36,5% del totale. Comparando i dati con quelli dell’anno precedente si è osservato un incremento nel numero di incidenti pari al 7,9%, del numero di morti pari al 12,0% e nel numero di feriti del 9,4%. Infatti si è passati dai 71 incidenti mortali con 83 decessi del 2015 ai 76 incidenti mortali e 93 morti del 2016. Il valore raggiunto nel 2016 ha confermato quell’inversione di tendenza registrata nel 2015 con l’aggravante che i valori registrati nel 2016 sono stati superiori ai valori registrati in Puglia nei weekend dell’ultimo quinquennio.

LE STRADE PIU’ RISCHIOSE. Nella provincia di Foggia le strade con il maggiore numero di incidenti sono state la SS. 16 con 53 sinistri, 7 decessi e 124 feriti; la SS. 89 che ha contato 38 incidenti, 8 morti e 73 feriti, la SS. 673 (tangenziale di Foggia) con 32 sinistri, 2 morti e 78 feriti, la A14 che è stata teatro di 28 incidenti, 1 decesso e 57 feriti. Tra le provinciali la più incidentata è stata la SP. 077 con 17 sinistri e 31 feriti, la SP. 109 con 11 sinistri, 2 morti e 17 feriti, la SP. 095 con 10 sinistri, 1 morto e 23 feriti e la SP. 041 con 9 sinistri, 4 morti e 12 feriti. Nella provincia Bat, le strade più incidentate sono state la SS. 016 (40 sinistri e 61 feriti), la SP. 231 con 18 incidenti, 2 morti e 31 feriti, la A14 con 17 incidenti e 36 feriti, la SS. 170 con 12 sinistri e 31 feriti, la SP. 013 con 11 sinistri, 2 morti e 17 feriti e la SS. 093 con 6 incidenti, 2 decessi e 6 feriti.  Tra le strade più incidentate nell’area metropolitana di Bari si deve menzionare la SS. 016 (193 incidenti, 7 decessi e 3371 feriti), la SS. 100 (59 sinistri, 2 decessi e 108 feriti), la SS. 096 (49 incidenti, 4 morti e 103 feriti) e la SS. 172 (17 sinistri, 2 decessi e 28 feriti).

Dal 2001 al 2016 la Puglia è stata teatro di circa 4.800 sinistri mortali che hanno provocato la perdita di 5.400 individui. Dai dati rappresentati nella figura 18 si è osservato che l’andamento dell’incidentalità mortale ha registrato un vistoso calo a partire dal 2009 registrando un numero di incidenti mortali inferiore alle 300 unità.

Il rapporto completo redatto dall’AREM contenente le mappe tematiche sull’incidentalità stradale è disponibile sui siti www.arem.puglia.it e http://mobilita.regione.puglia.it.

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