ALBERONA – Un donatore di midollo osseo salva vite umane, come un eroe, e può farlo semplicemente, informandosi su “come e dove” attraverso il sito www.admo.it oppure visitando una delle sedi dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo. Sabato 4 marzo, ad Alberona, l’auditorium comunale Vincenzo D’Alterio ospiterà un incontro informativo e di sensibilizzazione sul tema “Tipizzazione e donazione del midollo osseo”. L’incontro avrà inizio alle ore 17.30 ed è rivolto in particolar modo ai giovani alberonesi dal 18 ai 35 annni d’età. Saranno presenti diversi associati Admo, alcuni dei quali testimonieranno in modo diretto la propria esperienza di donatori.
PUGLIA, DONATORI IN AUMENTO. Negli ultimi 12 mesi, la Puglia ha compiuto un importante balzo in avanti riguardo al numero dei donatori: nel 2015, la nostra regione era la settima in Italia per donazioni, mentre alla fine del 2016 ha raggiunto il quinto posto con 1.390 persone iscritte nel registro italiano donatori di midollo osseo. In questa speciale classifica, la Puglia ha registrato un risultato migliore rispetto a regioni importanti e popolose come il Lazio, la Campania, la Toscana e la Sicilia.
L’ADMO. L’Associazione Donatori Midollo Osseo ha come scopo principale informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati.
IL FABBISOGNO DI DONATORI. Si valuta che in Italia siano necessari circa 1.000 nuovi donatori effettivi l’anno. Una stima che è destinata a subire un notevole aumento, se si tiene conto che il trapianto delle cellule staminali presenti nel midollo osseo è attualmente al centro di ricerche anche nel campo dei tumori solidi, mentre stanno diventando di routine alcune applicazioni in campo genetico, come nel caso delle talassemie. In questo panorama, ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA, che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy (Decreto Legislativo 196/03). Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500. A oggi, i potenziali donatori in Italia sono 350.547 (fonte: IBMDR, dati al 31 dicembre 2014).