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Ex Scurìa, iniziano i lavori

La Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è stata protocollata ufficialmente venerdì, il 10 febbraio. Lunedì 13 febbraio, alla consegna del cantiere, partono i lavori di consolidamento e recupero della piscina ex G.i.l. di via da Zara a Foggia. L’immobile ospiterà alcune delle attività istituzionali dell’Università di Foggia, uffici e aule, al servizio soprattutto del Dipartimento di Economia che già dispone in zona di altre strutture limitrofe, già ristrutturate (ex IRIIP) o da ristrutturare (Palestra ex Gil di Via Galliani).

Sono stati acquisiti i necessari pareri da parte degli enti preposti per la progettazione esecutiva. Ad occuparsi dei lavori è l’impresa Ilvea Building di Altamura (BA), la terza concorrente che si è aggiudicata l’appalto a seguito dello scorrimento della graduatoria (l’aggiudicazione della procedura di gara è stata oggetto di un ricorso innanzi al TAR Puglia). L’importo della procedura di appalto per i lavori di recupero e adeguamento dell’immobile, concesso dalla Giunta della Regione Puglia all’Ateneo in comodato a titolo gratuito per la durata di novantanove anni, ammonta a 3.400.000 euro, finanziati dal CIPE. Il responsabile del procedimento è l’ingegner Ciro Fiore. L’ultimazione è prevista tra due anni.

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Martedì scorso è stato completato lo sgombero definitivo dei locali: ci sono voluti una settimana e quattro camion scarrabili per il trasporto in discarica di suppellettili e materiali di rivestimento che ha comportato un aggravio dei costi (le spese per lo smaltimento ammontano a circa 8 mila euro).

L’intervento di restauro e manutenzione del bene sottoposto a tutela non prevede in alcun modo, al momento, la conservazione e la salvaguardia dei murales realizzati durante l’esperienza del Centro Sociale Scurìa. Le pareti custodiscono veri e propri capolavori, opera di artisti, anche piuttosto conosciuti nell’ambiente dei writers, che sono passati dì là e, ospitati, hanno lasciato la loro firma. Nell’imminenza dello sgombero, era stato ipotizzato un intervento che potesse salvare i murales ma per ora non è stata data alcuna disposizione e la ditta è autorizzata a procedere alla rimozione, a meno di un intervento da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici. I presupposti ci sarebbero, se è vero com’è vero che quella struttura è stata oggetto, negli anni, di occupazioni che, nel bene o nel male, l’hanno caratterizzata e ne hanno segnato la sua storia.

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A maggio del 2014 il Collettivo 0881 era entrato in quella vecchia palestra con lo slogan “Le città sono di chi le ama” per aprire spazi di libertà. Per due anni è stato un luogo di aggregazione, aperto alla sperimentazione sociale e culturale, un progetto patrimonio della città, con laboratori, concerti, attività sportive, presentazioni di libri. Il 31 maggio 2016, tenendo fede alla parola data, gli occupanti hanno lasciato l’immobile e consegnato le chiavi, alla luce della comunicazione dell’imminente avvio dei lavori di ristrutturazione.

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Il 21 gennaio di quest’anno, otto mesi dopo, gli occupanti dello Scurìa sono tornati in via Da Zara per distribuire un volantino a firma anche del laboratorio politico Jacob e del Collettivo Studentesco Autonomo Malombra. Gli attivisti esprimevano perplessità sul mancato avvio dei lavori, che fino ad allora si erano limitati a semplici sondaggi. (Rec24.it ne ha parlato QUI)

Nelle prossime ore sarà apposto il cartello di cantiere. Il cancello si riaprirà, entreranno gli operai. Qualcosa si può ancora salvare di un esperimento fino ad allora inedito per la città: i murales sulle pareti del ballatoio che affaccia sul salone principale. Piuttosto che imbiancarli, potrebbero rimanere come tele sui muri (chiaramente, sempre che non insistano su tramezzi oggetto di consolidamento e adeguamento). In fondo, prima di stuccarli piangerebbe il cuore anche ad un operaio.

Mariangela Mariani

Per vedere le immagini dei murales nel servizio trasmesso da Teledauna il 18 maggio 2016 clicca QUI

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