La filiera corta dell’Agrario di Cerignola
Parte il progetto della filiera corta nell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Giuseppe Pavoncelli di Cerignola. Sono stati inaugurati ufficialmente i nuovi laboratori e le cucine dell’Indirizzo Enogastronomico e Ospitalità Alberghiera. L’ambizioso progetto dell’Istituto Agrario è stato illustrato nel corso del convegno “Dalla terra alla tavola… a Km zero”. A fare gli onori di casa è stato il Dirigente Scolastico Pio Mirra: “Nel nostro piccolo, vogliamo fare una lotta a quello che viene definito italian sounding, che significa sfruttare la popolarità dei nostri marchi nei mercati esteri. Vogliamo valorizzare e tutelare le tipicità del nostro territorio, trasformando i nostri prodotti, provando a fare una filiera corta per eliminare un paradosso forse tutto italiano: siamo la patria della pastasciutta però poi facciamo la pasta con il grano canadese, l’olio tunisino e i pomodori cinesi. I nostri ragazzi dovranno cucinare il grano prodotto nella nostra azienda e utilizzare l’olio delle nostre piante e i pomodori del nostro orto”.
Oggi l’Istituto ha già una sua etichetta e produce circa cinquecento bottiglie di vino e spumante entrate nel circuito dell’e-commerce. La realizzazione dei laboratori è un risultato che si incardina nel lavoro più complesso che ha consentito di attivare il corso di Enogastronomia nell’anno scolastico 2016/2017 e di completare, così, la filiera formativa. L’obiettivo è implementare ulteriormente i laboratori e portarli a regime entro tre anni.
Particolarmente qualificato e sensibile ai temi trattati il parterre dei relatori. Per la prima volta a Cerignola da Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Foggia, di recente nomina, Maria Aida Episcopo: “È un battesimo importante. Siamo orgogliosi per questa occasione di crescita e di affermazione della cultura scolastica. Il laboratorio è ormai mentalizzato nelle culture più avanzate come traguardo, metodologia, come luogo dell’innovazione, del vero cimento scolastico”. Presente anche uno dei suoi predecessore, l’ex Provveditore agli Studi Giuseppe De Sabato, componente del direttivo del CIDI, il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti di Foggia (che si occupa di formazione e ricerca): “Credo fortemente nell’istruzione tecnica e professionale. Identificare un’uscita della statale e una strada con la Scuola Agraria è significativo, vuol dire che il territorio si identifica con questo Istituto. E non potrebbe essere diversamente”.
Particolarmente incisivo il Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano Monsignor Luigi Renna che ha rappresentato la moderna sfida dei giovani: “La forza di Cerignola è la scuola, innovativa, che sa fare rete, una buona scuola. La grande lezione di Pavoncelli oggi è chiamata a rinnovarsi affinché voi ragazzi usciate di qua come coloro che creano il loro posto di lavoro, con quello che hanno imparato, con il loro saper fare. È finito il tempo di aspettare il posto di lavoro”. Particolarmente nutrita la platea, pieno l’auditorium “Marianna Manfredi Pignatari”: tanti i dirigenti scolastici di altri istituti, i docenti e studenti, i produttori, le associazioni e le organizzazioni di categoria. Presente anche CIA Agricoltori Italiani Puglia con il direttore regionale Danilo Lolatte e il dirigente CIA Matteo Valentino. “L’Istituto Agrario – ha detto Matteo Valentino formulando gli auguri a nome della Confederazione – rappresenta la storia della nostra agricoltura. Questo corso qualifica sempre più l’offerta formativa ed è un’occasione per valorizzare le nostre produzioni”.
Madrina dell’evento Colomba Mongiello, parlamentare e vicepresidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, visibilmente emozionata per il risultato raggiunto: “È la realizzazione di un progetto che sembrava quasi impossibile. Questa è una bella giornata: finalmente realizziamo un progetto a cui avevamo pensato qualche anno fa e su cui abbiamo lavorato a lungo. Qui chiudiamo la filiera: si producono materie prime, si trasformano e si consumano. Solo se c’è una buona formazione di base e anche un’informazione corretta possiamo pensare di avere strumenti adeguati per affrontare il mondo del lavoro”.
La relazione di Agostino Sevi, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia, si è concentrata sulle peculiarità dei prodotti di Capitanata e sulla mission dell’Unifg che ha sempre abbracciato anche il mondo della scuola: “Dobbiamo riuscire a tracciare i nostri prodotti e dobbiamo individuare i marker che possano distinguerli dagli altri: la ricerca, sotto questo profilo, può fare molto per tutelare la salute dei consumatori, il gusto della buona tavola e i nostri prodotti locali. E questa è la sfida”.
Dopo la visita ai laboratori, gli studenti hanno declinato il messaggio del convegno in una degustazione di piatti rigorosamente e squisitamente locali, preparati con il supporto dei docenti e dell’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata presieduta da Mario Falco.
L’evento è stata realizzato in collaborazione con “Vitalconserve”, Oliva Coop “Bella di Cerignola”, “Perrucci ScuolaGelato 2.0”, “Le Conserve Daune”, tutte di Cerignola, e B.B. Tarallificio di Lello Caposena di Stornara, che hanno fornito molti dei prodotti impiegati per il rinfresco, e “Adventa – Idee per comunicare” di Cerignola.