Vendemmia al chiaro di luna, le notti del vino in Puglia e la storia di Luca
FOGGIA – Comincerà domani, giovedì 25 agosto, la raccolta delle uve Moscato nei vigneti Borgo Turrito, a Borgo Incoronata, borgata storica di Foggia, luogo dell’agricoltura d’eccellenza immerso in uno dei parchi di pianura più grandi d’Europa. “Si annuncia una buona vendemmia nell’agro di Foggia”, annuncia Luca Scapola, titolare dell’azienda vitivinicola che con la vendemmia 2016 si appresta a celebrare i suoi primi 10 anni di attività. “L’uva è sana e di ottima qualità. Rispetto al 2015, la vendemmia delle uve moscato è stata posticipata di qualche giorno a causa del clima più freddo e umido che ha caratterizzato la campagna 2016-2017 e ha ritardato la maturazione. Le rese per ettaro risultano essere nella media”. In Italia il dato è in crescita. La produzione dovrebbe crescere del 5% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri dello scorso anno. Con l’inizio della vendemmia in Italia si attiva un motore economico che genera quasi 10 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone. Per ogni grappolo di uva raccolta si attivano 18 settori di lavoro: dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro.
LA VENDEMMIA NOTTURNA. “La mia prima vendemmia risale al 2003”, ricorda Scapola. “Avevo 20 anni e decisi di utilizzare tutti i miei risparmi, circa 1000 euro, per acquistare uva Chardonnay da un amico agricoltore”. Non utilizzò le uve di suo padre perché voleva conservare piena autonomia nel mettere in pratica quanto aveva appreso nei primi due anni di corso in Viticoltura ed Enologia all’Università di Foggia. Quell’anno, Luca Scapola rinunciò alle vacanze. Investì i suoi risparmi per la sua prima vendemmia notturna. “Era l’11 agosto 2003. Tutti i miei familiari e gran parte dei miei amici erano al mare”. Vendemmiò di notte perché, per ottenere un vino di altissima qualità, le uve devono essere fresche e le operazioni di pigiatura devono avvenire al di sotto dei 20 gradi centigradi. Fu un successo. Il vino prodotto era buonissimo e andò ben presto esaurito con i complimenti dei clienti. “Dopo quella vendemmia, mio padre ebbe la dimostrazione che avevo le capacità per innovare e dare continuità all’azienda”.
LA SCOMMESSA E IL RICAMBIO GENERAZIONALE. E così avvenne. Tre anni più tardi, nel 2006, il ricambio generazionale arrivò a compimento e il capostipite, Michele Scapola, che ancora oggi è consultato da Luca per le scelte aziendali, affidò l’impresa vitivinicola al figlio. “Era il 28 agosto 2006, avevo 23 anni”, ricorda il giovane imprenditore foggiano. Anche quest’anno la vendemmia sarà notturna. Ci vorranno tre notti per completarla. Le uve raccolte daranno vita a un nuovo vino che sarà presentato nel 2017. Agli inizi di settembre avrà inizio la vendemmia del Fiano che, fermentato in barrique di rovere, darà origine al Piana Bianca. A metà settembre si darà il via alla raccolta anticipata del Nero di Troia per vinificarlo in rosato e imbottigliare il CalaRosa. Infine, quando settembre volgerà al termine, saranno selezionate le uve Nero di Troia più mature per ottenere gli altri due vini importanti di Borgo Turrito, il Torcervaro e il TroQuè. “Sta per iniziare il periodo più dolce dell’anno. Ci prepariamo a viverlo intensamente, come da lunga tradizione. Sarà un crescendo che ci porterà ad attraversare tre stagioni diverse, con tutti gli aromi e i gusti del buon vino rigorosamente made in Foggia”, conclude Luca Scapola.