In tribuna stampa, i giornalisti piemontesi non credono ai loro occhi: “Avete un tifo spettacolare, una cosa così non si è mai vista in Lega Pro”. A fine partita, ci fanno i complimenti: “Il Foggia ha meritato, soprattutto per quanto fatto nel secondo tempo, speriamo di rivedervi in B”. Amedeo prende un po’ in giro un giornalista di Alessandria che sta al gioco. E’ una festa. Tanto di cappello agli ultras grigi, anche loro applaudono il Foggia, nonostante la delusione per la sconfitta della loro squadra: alla fine della ‘giostra’, tra andata e ritorno, si sobbarcheranno 1600 chilometri. Sognavano una serata di gloria, il sogno del Foggia si è rivelato più grande del loro. (continua in basso…)
UNO ZACCHERIA COSI’. Un’atmosfera da finale europea, uno Zaccheria così non lo si vedeva da tanto tempo. Alla coreografia che accoglie le squadre in campo partecipano tutti i settori, lo stadio sembra prendere fuoco, la tribuna si tinge di rossonero, in gradinata i tifosi agitano migliaia di palloncini, mentre le due Curve esplodono di luce, fumogeni e cori. In 17mila si sta bene, si sta meglio. L’impatto visivo del record stagionale di affluenza è spettacolare. Lo Zac è un catino che ribolle entusiasmo e elettricità pura. La Nord intona il suo inno, “tutto quello che ti chiedo è di giocare con il cuor”. La Sud manda un messaggio sonoro ai beneventani. E’ un tifo stereofonico, arriva e avvolge da tutti i lati, completamente. Il sostegno ai rossoneri è incessante. (continua in basso)
LA PARTITA. E’ sempre il Foggia a tenere il pallino del gioco e ad attaccare. L’Alessandria imposta tutto su contenimento e contropiede. Il primo tempo si chiude con poche occasioni dall’una e dall’altra parte. I grigi sono un’ottima squadra, certo un po’ in calo nelle ultime settimane, ma con elementi giovani e di talento, molti dei quali provenienti dal vivaio della Juventus. In panchina c’è anche il nipote di Giampiero Boniperti. Nella ripresa, gli uomini di De Zerbi accelerano il ritmo, la retroguardia dei grigi va spesso in difficoltà, fino al gol di Sarno, al 23esimo, che spacca la partita e manda in delirio i tifosi. Se il primo “non si scorda mai”, il “secondo è chiù bell ancor”: Pietro Iemmello insacca il 2-0 e la festa, adesso, è davvero completa.
IN SEMIFINALE CON IL LECCE. Il 22 maggio in Salento, il 29 il ritorno allo Zaccheria: in semifinale, sarà derby Foggia-Lecce. I rossoneri, meglio piazzati in classifica alla fine della stagione regolare, potranno giocare in casa il ritorno. Il primo dei due match si disputerà nella tana dei giallorossi. Avanti Foggia.
fq