A Biccari e Faeto la Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia
A Biccari e Faeto, come in altri piccoli comuni italiani, domenica 22 maggio si celebrerà la Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d’Italia. Scopo della Giornata Nazionale, alla sua prima edizione, è favorire l’incontro fra esperienze diverse, tra comunità locali e visitatori, mettendo al centro degli eventi in programma i temi dell’accoglienza e dell’ospitalità. Come? Condividendo buone pratiche e raccontando i territori e le loro identità, in quell’approccio di apertura che costituisce l’“anima” della prospettiva strategica e valoriale dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, che ad oggi conta 244 borghi e comunità locali distribuite sul territorio nazionale.
I Borghi Autentici d’Italia che aderiscono all’iniziativa hanno scelto di proporre, ai propri cittadini e ai visitatori, un programma di iniziative variegato dal food, ai concorsi foto e video, dagli itinerari culturali e naturalistici, alle visite guidate ai musei, dalla pulizia ambientale, allo street art e all’artigianato locale.
“Obiettivo dell’evento – dice Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano e presidente nazionale dell’associazione – è favorire l’incontro fra esperienze diverse, tra comunità locali e viaggiatori, condividendo buone pratiche e raccontando i territori e le loro identità, mettendo al centro della valorizzazione del borgo le comunità, protagoniste dello sviluppo turistico ed economico locale”.
In Puglia hanno aderito all’iniziativa i comuni di: Galatone, Melendugno, Melpignano, Morciano di Leuca, Patù, Salve per la provincia di Lecce, Faeto e Biccari per quella di Foggia, Acquaviva delle Fonti per quella di Bari e Castellaneta a Taranto.
Visitando la sezione dedicata alla Giornata Nazionale nel sito www.borghiautenticiditalia.it è possibile visualizzare tutto il programma suddiviso per regioni e borghi. Una panoramica sulle identità e sulle attrattive dei borghi, che domenica 22 maggio saranno un unico grande evento diffuso, mettendo in evidenza quell’essere parte di una “Italia speciale che … ce la vuole fare …”.