Sulle vette dei Monti Dauni, “di cresta in cresta” per toccare il cielo di Capitanata

Si faranno una bella camminata i partecipanti a “di cresta in cresta sui Monti Dauni“, iniziativa del CAI Foggia, la sezione provinciale del Club Alpino Italiano. Lentamente, a piedi, alla fine del tour sulle vette del nostro Appennino Dauno, avranno percorso più di 80 chilometri in 4 tappe. Partiranno domani, sabato 23 aprile, da Casalnuovo Monterotaro. Il primo segmento del loro cammino si concluderà all’agriturismo Avellaneta. Da lì, raggiungeranno Alberona, poi Faeto e infine Orsara di Puglia. Attraverseranno il Sentiero Frassati, raggiungeranno la vetta più alta della Puglia, sul Monte Cornacchia, a 1151 metri di altitudine. Il percorso prevede anche il trekking su Monte Vento (1056 metri), Monte Pagliarone (1029 metri), Monte Stilo (1.010) e Monte Sambuco (981 metri). I partecipanti percorreranno le mulattiere, i sentieri tra i boschi dei Monti Dauni, ammirando dall’alto il panorama che i borghi storici della Capitanata e l’intero Tavoliere sanno regalare. (MANDATECI I VOSTRI VIDEO clicca qui)

 

Il Sentiero Frassati di Puglia e il trekking sui Monti Dauni, con l’escursione fino alla vetta del Monte Cornacchia, sono elementi di grande fascino e interesse per chiunque abbia voglia di immergersi in un ambiente incontaminato, tra borghi a dimensione d’uomo, sapori autentici e saperi antichi, nel solco di tradizioni custodite con saggezza e rinnovate con intelligenza nel rispetto della natura.

Faeto, insieme a Roseto Valfortore, Biccari, Celle San Vito e Castelluccio Valmaggiore, fa parte dal 3 settembre 2011 della rete italiana dei sentieri che il Cai ha dedicato a Pier Giorgio Frassati (1901-1925), il giovane alpinista torinese beatificato nel 1990 che “amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra dove si temprano l’anima e il corpo”.

Una seconde edizione “di cresta in cresta” che, negli auspici e nelle intenzioni supportate dall’entusiasmo dei partecipanti, eguaglierà e sicuramente supererà il successo conseguito dalla prima, formidabile avventura lanciata dai Coordinatori della sezione CAI Foggia, che hanno curato ogni fase del trekking, dal punto di vista organizzativo, logistico e tecnico, con un impegno infaticabile profuso nella preparazione e nella cura dei percorsi, coadiuvati e sostenuti dalla presenza attiva e partecipata degli amministratori delle Comunità locali, interessate dal trekking itinerante, utile volano di promozione e di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze paesaggistiche, artistiche, storiche, culturali e perché no, enogastronomiche.