L’intervista. Pina De Matthaeis: “Mi candido per abbattere il muro delle divisioni”
ALBERONA (Fg) – E’ donna, ha 61 anni, ed è il primo candidato sindaco ufficiale per le prossime elezioni comunali di Alberona. Lei è Pina De Matthaeis. Nel 1985, da socia-fondatrice, contribuì a dare vita alla Pro Loco alberonese di cui è stata il primo presidente. Fu la prima donna a entrare nell’assemblea comunale del borgo come consigliere, ruolo che ha svolto dal 1993 al 2001. Il 5 giugno, se gli alberonesi lo vorranno, potrebbe essere la prima donna sindaco del paese.
Perché hai deciso di candidarti?
Ho sempre voluto dare un senso al mio stare ad Alberona. Ritengo che, in una comunità così piccola, la partecipazione alla vita sociale e politica debba essere avvertita quasi come un dovere da parte di tutti i cittadini oltre che un diritto.
A che punto è la ‘costruzione’ della lista che ti sosterrà e quale sarà il suo nome se puoi già rivelarlo?
La lista che mi onorerò di guidare è quasi al completo. Certo ci siamo lasciati dei margini, delle possibilità di modifiche, delle opzioni che saranno valutate fino all’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste. Il suo nome? Non c’è ancora: certo, però, ne è l’indirizzo: la concretezza e la trasparenza.
Sarà una lista civica? E’ ‘ancorata’ in qualche modo a una visione di ‘destra’ o di sinistra?
Sarà sicuramente una lista civica. L’unica visione su cui sarà ancorata e quella di Alberona con le sue potenzialità e i suoi problemi.
Qual è il giudizio sulle ultime due amministrazioni comunali di Alberona, quelle di Forgione e di Fucci?
Se conosco bene l’indole e i sentimenti del popolo di Alberona, posso asserire con orgoglio di appartenenza che, ogni alberonese che si sia proposto e che si proponga di amministrare il proprio paese sia guidato dal presupposto di fare bene e magari meglio del suo predecessore. Detto ciò, ci sono dei dati oggettivi che non si possono, in un giudizio sereno, non aver in conto. La buona riuscita di una amministrazione dipende anche dalle contingenze storiche in cui si trova ad amministrare e, molto dipende da queste. Parlo ad esempio dei patti di stabilità, dei tagli del governo……Una cosa, però, può essere sempre garantita: un buon rapporto con tutti i cittadini, l’averne rispetto e considerazione.
Secondo te, quali sono i tre principali problemi da affrontare per migliorare la qualità della vita degli alberonesi?
Innanzitutto la distensione dei rapporti umani: abbattere il muro delle divisioni e dei personalismi. Garantire i servizi necessari, garantire la presenza e il conforto costante delle istituzioni.
Le tue priorità in 5 punti?
Politiche di partecipazione e inclusione sociale, in nome della trasparenza amministrativa. Principio di rotazione e pari opportunità per tutti gli operatori economici di ogni settore. Agricoltura. Incentivazione e sostegno a ogni iniziativa imprenditoriale che sia in sintonia con le caratteristiche del territorio. Ambiente, turismo, identità, cultura…
Qual è il livello di partecipazione delle donne alla vita politica di Alberona?
Le donne di Alberona sono da sempre il motore delle attività produttive sia in agricoltura che nel commercio, da sempre protagoniste nella promozione turistica e culturale del paese. Sono entrate in politica solo dopo l’avvento della nuova legge elettorale (1993) che, in qualche modo, dettava il principio delle pari opportunità richiedendo la cosiddetta quota rosa. Trovo comunque che sia ancora scarsa, date le potenzialità delle donne di Alberona.
Questione spopolamento: c’è un modo per invertire la tendenza?
Lo spopolamento è un problema comune a tutti i paesi delle aree interne di tutto il Mezzogiorno d’Italia. Quello del “lavoro che manca” e le disattenzioni di certa politica clientelare hanno indotto allo scoramento e al torpore fino al punto di non essere più in grado di vedere la realtà e di valutarla. Ciò che manca, in verità, è l’informazione, la cui funzione principale è quella di evidenziare, invece, le opportunità offerte dal territorio.
Collaborazioni, rete, fare sistema, unioni: quale deve essere il rapporto tra Alberona e i comuni più vicini?
Le collaborazioni, le gestioni associate con gli altri comuni, sono già delle realtà come da imposizione normativa. E’ chiaro che saranno sostanziali ed importantissime per la nostra crescita. Alberona è già in molti circuiti (Paesi Bandiera Arancione, Borghi più belli d’Italia ora anche nella rete dei borghi Autentici), l’impegno in questo sarà continuo.
Quanti candidati sindaci pensi che alla fine si confronteranno nelle elezioni per il Comune di Alberona?
Non ho nulla di ufficiale per questa domanda ma….”Omnia tria perfecta sunt “!!!!
Francesco Quitadamo