Foggiani si nasce? Chiedetelo a Sara e Mohamed

di Francesco Quitadamo – E’ nato a Foggia Mohamed, e ci vive da 6 anni. I suoi genitori sono stranieri e la mamma ha dato alla luce il suo piccolo al “Riuniti”. Mohamed vive nella zona del Carmine, cuore della città. Foggia gli piace. E’ la sua città, quella dei suoi compagni di scuola. Ama giocare a pallone e a Natale gli hanno regalato una maglia rossonera. Il Paese di origine dei suoi genitori non lo ha mai visto, non ancora. Non ha mai visto nient’altro che Italia nei suoi primi 6 anni di vita, ma Mohamed, foggiano di nascita, non è italiano, non sulla carta, non per la legge italiana.

“In base alla legge attuale – si legge in un articolo firmato da Anna Franchin su L’Internazionale – gli immigrati possono chiedere la cittadinanza italiana se hanno avuto la residenza in Italia per almeno dieci anni consecutivi. Una volta ottenuta la cittadinanza possono trasmetterla ai loro figli. Quindi, uno straniero che arriva in Italia da adulto può ottenere la cittadinanza dopo dieci anni. Invece se nasce in Italia deve aspettarne diciotto”.

Dovrà aspettare Mohamed. Nel frattempo, per la legge, resterà straniero, non importa se è nato in Italia, se vive qui, se mangia, sogna e parla in foggiano. La legge sulla cittadinanza, però, presto potrebbe cambiare. Lo scorso ottobre, la Camera dei Deputati “ha approvato in prima lettura il testo che cambia le modalità per acquisire la cittadinanza italiana – come ci informa un articolo sull’argomento di leggioggi.it – con 310 sì, 66 no e 83 astenuti, tra cui i deputati del Movimento Cinque Stelle. Al ddl ora tocca passare al varo del Senato. Che cosa stabilisce lo “ius temperato”? In base ad esso, saranno cittadini italiani per nascita i figli, nati nel territorio della Repubblica, di genitori stranieri solo se almeno uno di essi ha un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo. Sarà poi necessaria la dichiarazione di volontà di un genitore, o di chi ne esercita la responsabilità, all’ufficiale dello stato civile del Comune di residenza del minore, entro il suo 18esimo anno. Qualora dovesse venire meno questa dichiarazione potrà essere il diretto interessato ad avanzarne richiesta, entro però il 20esimo anno”. La nuova legge, inoltre, introduce anche lo “ius culturae”. E’ sempre leggioggi.it a spiegarci di cosa si tratta. “In base ad esso anche i minori stranieri nati in Italia, o immessi entro il 12esimo anno, che abbiano frequentato con regolarità per almeno cinque anni uno o più cicli presso istituti del sistema nazionale di istruzione, o percorsi di formazione professionale di durata triennale- quadriennale, hanno diritto ad ottenere la cittadinanza”.

FOGGIANI DI E DA TUTTO IL MONDO. Foggia, secondo i dati Istat, all’1 gennaio 2015 conta 152.770 residenti, 5.593 stranieri. Nel 2014, i bambini nati da cittadini stranieri residenti a Foggia sono stati 158. Come si chiamano? Bisognerebbe chiedere agli uffici del Comune di Foggia, ma anche in questo caso l’Istat ci fornisce diversi dati e sono quelli raccolti da mammeditalia.it: “I nomi per i bambini nati stranieri in Italia sono Adam, Rayan, Mohamed, ma anche Matteo, Alessandro o Davide, mentre i nomi femminili sono Sara, seguita da Sofia, Malak e Melissa tra i più diffusi”.

DALLA CINA CON AMORE. Sempre su mammeditalia.it, in un articolo datato 27 novembre 2013, si legge: “L’ISTAT fa notare che la tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel paese ospitante piuttosto che uno tradizionale è spiccata per la comunità cinese. I bambini cinesi iscritti in anagrafe per nascita si chiamano Matteo, Andrea, Alessandro, Angelo, ma anche Kevin, Alex; il nome più frequente scelto per le bambine è Sofia, seguito da Elena, Elisa e Emily (cit. ISTAT). Continua poi l’analisi dell’ISTAT affermando che “Un comportamento opposto si riscontra per i genitori del Marocco, dell’India, della Tunisia e del Bangladesh, che raramente scelgono per i loro figli nomi non legati alle tradizioni del loro Paese d’origine. I genitori rumeni e albanesi, infine, prediligono tanto nomi molto diffusi in Italia quanto nomi più tipici della comunità di appartenenza.” (cit. ISTAT).

FOGGIANI SI NASCE? Sul tema del diritto di cittadinanza, venerdì 15 gennaio, alle 18, si terrà un incontro organizzato dal Partito Democratico di Capitanata: “Legge sulla cittadinanza – Una norma di civiltà attesa da una nuova generazione di italiani”. Nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana, in Piazza XX Settembre, ne discuteranno i deputati del PD Michele Bordo (presidente della Commissione Politiche UE della Camera) e Khalid Chaouky (coordinatore dell’Intergruppo parlamentare Immigrazione e Cittadinanza). Interverranno Antonio Russo, responsabile nazionale area Immigrazione di Acli; Gianpaolo Maria Ruotolo, docente aggregato di Diritto internazionale dell’Università di Foggia. Gli interventi saranno moderati da Massimiliano Arena, esperto di Diritto dell’immigrazione, e preceduti dai saluti del presidente della Provincia di Foggia Francesco Miglio e del segretario cittadino del PD Mariano Rauseo.

I NUOVI ITALIANI. Ma quanti stranieri hanno ottenuto la cittadinanza italiana in questi anni? A dircelo è il sito internet stranieriinitalia.it: “Nel biennio 2013-2014 sono 231mila gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, di cui 130mila nel 2014 (mentre nel 2012 erano poco più di 60mila). Il numero degli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana è superiore al numero dei migranti sbarcati sulle nostre coste nello stesso biennio. Sono dati forniti dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicita’), secondo cui “la continua crescita delle acquisizioni di cittadinanza, in particolare di quelle riconducibili a interi gruppi familiari, non solo testimonia un miglioramento sul fronte dell’inclusione nella società italiana degli immigrati, ma attesta che stiamo assistendo a un processo di stabilizzazione della popolazione immigrata nel nostro Paese (processo confermato anche dall’elevato numero di ricongiungimenti familiari che rappresentano il 40% degli ingressi del 2014 e dalla crescita costante dei soggiornanti di lungo periodo, che rappresentano il 57% dei non-comunitari). Rispetto alle altre nazioni europee, nel 2013 (ultimi dati disponibili), l’Italia si posiziona al quarto posto con 101mila acquisizioni, dietro alla Germania (115mila), alla Gran Bretagna (208mila) e alla Spagna (226mila), per un totale di 985mila nuovi cittadini europei”.

la foto in home è tratta da diocesidipadova.it

fonti e approfondimenti:

www.istat.it

http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/ius-soli-temperato-ecco-cosa-cambia.aspx

http://www.leggioggi.it/2015/10/14/ius-soli-temperato-nuove-regole-per-diventare-cittadino-italiano/

http://archivio.internazionale.it/news/da-sapere/2013/05/08/come-si-diventa-cittadini-italiani

http://www.interno.gov.it/it/temi/cittadinanza-e-altri-diritti-civili/cittadinanza

http://www.mammeditalia.it/news/attualita-e-curiosita/142-i-nomi-piu-diffusi-per-i-bambini-stranieri-nati-in-italia

http://www.stranieriinitalia.it/attualita/attualita/attualita-sp-754/in-crescita-acquisizioni-cittadinanza-italiana-lombardia-in-testa.html