Il presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime di viale Giotto, Domenico Caldarulo, invita la cittadinanza a rispettare quel giardino come un luogo sacro non soltanto nei giorni delle celebrazioni in ricordo delle 67 vittime del crollo dell’11 novembre 1999, ma per tutto l’anno. I foggiani devono custodire quello spazio e preservarlo da comportamenti che offendono la memoria di quanti persero la vita in quella immane tragedia per la città. I corpi di quattro persone sono rimasti sepolti lì, e quello deve essere considerato un cimitero. Il suo monito – che, avverte, non si stancherà mai di ripetere – prima e dopo la passeggiata in bicicletta “Pedalare per non dimenticare”, organizzata dall’Associazione nazionale Vigili del fuoco in congedo con la collaborazione di tante associazioni, a cominciare dal gruppo Funny Bike e dai Cicloamici Fiab.