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“No, io non abbocco”: anche a Foggia, anziani nel mirino dei truffatori

Io non abbocco - manifesto

FOGGIA – In tutto il 2014, a Foggia furono 24 le truffe ai danni degli anziani; al 15 maggio 2015, erano già stati denunciati 15 raggiri che hanno avuto come vittime degli ultra sessantacinquenni (fonte Questura di Foggia): quali sono i dati a distanza di 6 mesi e come si sta intervenendo per prevenire le drammatiche conseguenze del fenomeno? Sarà questo il tema al centro di “No, io non abbocco”, l’incontro organizzato da Spi Cgil Foggia, Auser e SILP Cgil, il Sindacato dei lavoratori di polizia, che si terrà oggi, giovedì 5 novembre, alle 16.30, nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte di Foggia, in Via Galliani. Ai saluti del sindaco di Foggia, Franco Landella, e del presidente Auser Foggia, Vittorio Cucci, seguirà l’introduzione ai temi della serata da parte di Franco Persiano, segretario generale Spi Cgil Foggia. A fare il punto della situazione saranno Pietro Colapietro, segretario nazionale SILP Cgil; il direttore della Caritas di Foggia, don Francesco Catalano; e Maurizio Carmeno, segretario Cgil provinciale. Le conclusioni saranno affidate a Lucia Rossi, segretaria nazionale Spi Cgil. Presiederà l’incontro Carlo D’Andrea, segretario Lega Spi Cgil Foggia.

I DATI DEL VIMINALE. In occasione del lancio dell’ultima campagna nazionale di informazione contro le truffe agli anziani, promossa da Ministero dell’Interno e Confartigianato, il Viminale ha diffuso gli ultimi dati certi sul fenomeno. In Italia, le vittime di reato con più di 65 anni sono state 302.660 nel 2012, 328.673 nel 2013 (+8,6% rispetto all’anno precedente) e 340.326 nel 2014 (+3,5%). I numeri, tuttavia, avrebbero una consistenza ancora più rilevante qualora tutte le truffe fossero denunciate, ma in moltissimi casi questo non avviene per paura, vergogna o sfiducia.

TRUFFE TELEMATICHE IN AUMENTO. Secondo l’Unità ‘Mezzi elettronici di pagamento’ del Gat, il nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, ogni anno in Italia le truffe telematiche producono un fatturato illecito pari a circa 800 milioni di euro. Carte di credito e bancomat sono entrati da molto tempo nel mirino della criminalità organizzata. In Italia i bancomat utilizzati correntemente sono poco meno di 40 milioni, mentre le carte di credito si attestano a circa 33 milioni, le prepagate a 9 milioni e a quasi 4 milioni le carte revolving: complessivamente, sono circa 90 milioni le carte bancarie circolanti. Con la crescita esponenziale degli acquisti online, aumentano anche le truffe via internet.

LE 10 TRUFFE PIU’ FREQUENTI. I truffatori, per carpire la fiducia delle loro vittime designate, si fingono postini, infermieri, preti, oppure provocano volutamente un incidente automobilistico. Spesso i delinquenti che intendono mettere a segno i loro “colpi” si travestono per impersonare un agente delle forze dell’ordine, un operaio Enel, un pompiere. Nella “top ten” delle truffe più frequenti ci sono anche il finto fioraio che recapita a domicilio una composizione floreale, il falso dipendente dell’Inps, il giovane ben vestito che si presenta come amico di un figlio o di un nipote. Con le nuove tecnologie, purtroppo, anche il web può aiutare i malviventi a defraudare le proprie vittime. Gli strumenti più utilizzati sono bancomat, carte di credito, conti correnti postali. Nel novero delle truffe di nuova generazione, poi, ci sono il gioco d’azzardo, il telemarketing, le vendite telefoniche e i prestiti. Una vera e propria rete di trappole da cui, talvolta, è difficile liberarsi e uscirne indenni. E’ per questo motivo che lo Spi Cgil Foggia, in collaborazione con Auser e SILP Cgil, ha deciso di avviare a settembre 2014 una campagna d’informazione rivolta in particolare agli over 65, realizzando “Non ci casco”, un manuale di autodifesa personale contro truffe e raggiri.

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