Il Foggia in due settimane ha perso due posizioni in classifica. Dopo la vittoria contro il Messina dell’1 novembre scorso, i rossoneri erano secondi a un solo punto dalla capolista, oggi sono quarti a ben sei punti dalla Casertana. I satanelli restano in zona play-off solo per una questione di differenza reti rispetto alla quarta del girone B, ossia l’Ancona. Per capire quanto si sia complicata la classifica c’è da rimarcare il fatto che, in caso di un pareggio a Catania (cosa da non poco conto), il Foggia quasi sicuramente uscirebbe anche dai play-off. E la Casertana impegnata in casa contro la penultima in classifica, la Lupa Castelli Romani, potrebbe portarsi, sempre in caso di pareggio dei rossoneri a Catania, addirittura a 8 punti dal Foggia. Insomma, la sconfitta casalinga contro il Monopoli ha pregiudicato non poco il cammino di Agnelli e compagni. Questo a dimostrazione che se si vuole lottare per il primato, non ci si possono concedere certe amnesie, soprattutto se si perde in casa contro una squadra che lotta per la salvezza.
In due partite i rossoneri hanno dilapidato quanto di buono fatto nelle precedenti sei giornate quando si sono raccolti 16 punti (con una media di 2,7 punti a partita). Nelle ultime due gare, la squadra di De Zerbi ha raccolto un solo punticino con una media di 0,5 punti a partita. Non solo, contro l’Ischia e il Monopoli, Narciso ha incassato 3 reti rispetto alla sola marcatura incassata nelle sei precedenti gare.
Contro il Monopoli non si è trattato solo di sfortuna. Gli ultimi tre gol incassati dal Foggia nelle ultime due giornate sono stati realizzati in fotocopia: cross dalla fascia rimasta sguarnita per il centravanti che solo soletto nel centro dell’area di rigore infila Narciso. Disattenzioni e scarsa concentrazione: queste le cause che portano alle situazioni appena descritte.
Anche De Zerbi ci ha messo del suo. Infatti, sostituisce l’infortunato Floriano con Viola (ancora una volta poco incisivo) e non con Maza costringendo Iemmello a spostarsi sulla fascia. Non solo, lo stesso Maza entra per Bencivenga e qui la frittata è completata non solo perché Coletti viene spostato in difesa (il secondo gol degli ospiti nasce da una sua mancata chiusura) ma obbliga Gigliotti a giocare sulla sinistra. Variazioni tattiche che non hanno portato vantaggi all’equilibrio della squadra bensì hanno procurato solo confusione. Ma allora tutto è perduto? Decisamente no. La squadra ha tutte le potenzialità per recuperare a patto che si metta in campo la giusta cattiveria e quel cinismo che nelle ultime due gare sembrano essere mancati.
Nicola Maggio