Il Foggia è primo
Con la vittoria contro il Lecce, il Foggia centra il terzo risultato utile positivo. Dopo la vittoria in casa contro il Melfi e il pareggio in quel di Matera, i rossoneri continuano la striscia positiva battendo la corazzata Lecce. Se prendessimo in esame la seconda parte di questo inizio di stagione, ossia le giornate che vanno dalla 4^ alla 6^, in pratica le ultime tre giocate, il Foggia sarebbe addirittura primo con 7 punti. Con i rossoneri, sarebbero in testa a questa particolare classifica il Catania e il Messina. Il Foggia ha più punti del blasonato Benevento (6), della capolista Andria (6), della Casertana (4) e dello stesso Lecce (2) battuto allo Zaccheria domenica scorsa. Chiudono la graduatoria la Juve Stabia ed il Catanzaro con 1 punto. Dunque, tutti si chiedono se il Foggia è uscito definitivamente dalla crisi. Tutti lo sperano anche se è ancora fresco il ricordo di un avvio di campionato a dir poco catastrofico con 1 punto in 3 partite. La trasferta di sabato a Rieti contro la Lupa Castelli Romani darà sicuramente una risposta importante in merito alla guarigione definitiva dei satanelli. Il mister De Zerbi, continuando sulla strada del collaudato 4-3-3, ha ormai in testa gli undici che gli stanno dando più garanzie. In difesa, la coppia centrale Loiacono-Gigliotti è ben affiatata, sulla corsia di destra Angelo è sulla via del pieno recupero mentre sul lato opposto Di Chiara sembra aver “rubato” il posto ad Agostinone. Sulla mediana, Coletti in funzione di play è ormai una garanzia mentre se da una parte Agnelli ha ingranato la marcia giusta, dall’altra Gerbo è a dir poco superlativo. Infine, il reparto avanzato. Maza e Viola si sono alternati al fianco degli inamovibili Iemmello e Sarno ma, sabato a Rieti, è quasi certo il ritorno di Floriano dal primo minuto che andrà a comporre un tridente che fa davvero paura. Insomma, i presupposti per fare bene e per continuare questa serie di risultati utili consecutivi ci sono tutti. Per questo motivo, a Rieti si andrà per vincere nella consapevolezza che un pareggio non sarà da buttare. (di Nicola Maggio)