Caso Bioecoagrimm, Tutolo su Facebook: “Ho pianto di rabbia”
FOGGIA – “Ho pianto di rabbia”. Lo ha scritto Antonio Tutolo, su Facebook. Il sindaco di Lucera non ha fatto specifico riferimento a quanto accaduto ieri, ma in molti hanno immaginato che sia proprio la mancata acquisizione all’asta dell’impianto di compostaggio Bioecoagrimm ad averlo fatto andare su tutte le furie. L’ente Provincia di Foggia, il 5 ottobre, aveva deciso di investire quasi 2 milioni di euro per aggiudicarsi la struttura, la stessa che da anni è al centro delle polemiche per il “caso puzza”, il cattivo odore che, soprattutto nelle notti d’estate, fa venire la nausea a migliaia di persone a Foggia e Lucera. Ieri mattina, però, nessun dipendente della Provincia di Foggia, tra quelli della tecnostruttura incaricati di occuparsene, si è presentato per tempo all’asta. Non sono arrivati in tempo utile per presentare l’offerta dell’Amministrazione Provinciale! Tutolo versa lacrime di rabbia, Forza Italia esulta. “Il Presidente della Provincia ringrazi che la tecnostruttura ha mancato l’appuntamento con la presentazione dell’offerta. Altrimenti si sarebbe perpetrato sì un atto imbarazzante”. Il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianvito Casarella, replica così all’amministrazione di Francesco Miglio, che ha lamentato l’occasione sfumata per l’asta di acquisizione dell’impianto di compostaggio in Contrada Ripatetta. Casarella, attraverso una nota stampa, racconta come l’Amministrazione provinciale aveva deciso di realizzare l’investimento. “Lunedì scorso – ha spiegato il consigliere di Forza Italia – l’assemblea di Palazzo Dogana aveva deliberato a maggioranza (astensione solo dei 3 consiglieri di Forza Italia presenti) di partecipare all’asta. Il Consiglio convocato in tutta fretta per domenica – ha aggiunto Casarella – e poi tenutosi in seconda convocazione lunedì, con scarsa divulgazione pubblica, aveva fissato ben 1,6milioni di euro più un quinto della base d’asta”. Secondo la maggioranza di Palazzo Dogana, l’acquisizione dell’impianto avrebbe comportato un doppio vantaggio: economico e ambientale, con vantaggi per i comuni della Capitanata e una diversa gestione della “questione puzza”. Forza Italia, invece, non ha mai avuto questa opinione. E Casarella ha spiegato perché. “Le perplessità su quella delibera del 5 ottobre – ha affermato Casarella – restano tante. Sia perché non si ha traccia di alcun coinvolgimento dell’Ato competente, sia perché non si comprende quale interesse abbia la Provincia alla gestione dei rifiuti, che notoriamente non è tra le sue facoltà. Tanto meno si capisce, e la delibera appare volutamente vaga nelle motivazioni, quale opportunità immobiliare si sia ravvisata in un contesto in cui ogni indicatore finanziario suggerisce in tutta Italia la dismissione di immobili da parte degli Enti pubblici. A Foggia si voleva acquisire, senza neppure definire poi il da farsi, la gestione, il futuro”. Insomma, secondo Casarella le priorità sono altre, gli “stipendi ai dipendenti”, le “manutenzioni scolastiche e stradali” e “appare per lo meno inopportuno un passo di questa portata che rappresenta un salto nel buio sul dopo”. Il consigliere provinciale di Forza Italia fa poi riferimento a “un finanziamento regionale da 2,5 milioni” “che andrebbe in soccorso della Provincia. Si nutrono ragionevoli dubbi – ha concluso Casarella – sulla competenza dell’Ente foggiano per una simile operazione. Sono da ritenersi sibillini e degni di riflessione gli anatemi di Tutolo, che minaccia di dimettersi dopo aver visto l’esito dell’asta. Magari la mancata presentazione dell’offerta, altro esempio di lassismo e sciatteria, ha però solo salvato tutti dall’attenzione almeno della Corte dei Conti”.