“Puzza di Lucera”, nell’aria stasera si respira più amore…(ogni estate la stessa canzone)

FOGGIA – Arriva settembre e finisce un’altra estate con la solita puzza che ammorba Foggia, Lucera e altre località della Capitanata. “É un problema – evidenzia il WWF Foggia – che, nonostante le proteste dei cittadini esasperarti, politici e amministratori da vari anni si mostrano incapaci di risolvere. Ieri sera, il cattivo odore ha invaso Piazza Duomo, a Lucera, mentre era in corso la terza e ultima serata lucerna del Festival Cacc’e Mmitte con l’esibizione di Uccio De Santis.
“Sul banco degli accusati – ricorda il Wwf Foggia – è stata posta più volte l’azienda Bio Ecoagrim di Lucera che produce fertilizzanti, senza però arrivare a nessuna conclusione sulla sua responsabilità diretta”. Non potendo individuare con certezza assoluta i responsabili, sono stati in passato presentati alla Magistratura solo esposti e non denunce. L’ultimo è stato recentemente inoltrato dal Movimento 5 Stelle di Foggia, già in passato intervenuto con altre iniziative contro questo molesto olezzo.
Un ulteriore recente intervento sulla questione è quello dei Consiglieri Comunali Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura, Giorgio Cislaghi (Presidente del Circolo Che Guevara), Francesco Gentile (Alternativa Libera) che hanno anche proposto di impiegare il “sistema odortel”, utilizzando per finanziarlo i fondi pari a € 4.175.200 nella disponibilità dal 2012 della Provincia di Foggia per la realizzazione di reti di monitoraggio ambientale in accordo con ARPA Puglia.
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“Questo sistema – evidenzia il WWF Foggia – viene attuato dal novembre 2013 con risultati positivi a Taranto ed è finalizzato al monitoraggio delle molestie olfattive”. Il progetto si basa su una considerazione scientifica:  “La percezione umana degli odori non può essere sostituita da nessuna tecnologia, perché non esiste una strumentazione in grado di rilevare una molestia odorigena o olfattiva”. È necessario, pertanto, ottenere il coinvolgimento di alcuni cittadini (i “recettori”) che durante il verificarsi dell’evento odorigeno comunicano telefonicamente il disturbo percepito. Il recettore comunica il grado del disagio olfattivo tramite i tasti del telefono (1 per un odore “appena percettibile”, 2 per un odore “persistente” e 3 per un odore “molto forte”).
Quando una molestia odorifera viene avvertita dai “recettori”, in un numero di segnalazioni superiori a un livello stabilito (ad esempio 3), viene utilizzata la strumentazione scientifica per verificare la segnalazione attraverso la raccolta di un campione da inviare per le relative analisi olfatto metriche da effettuare secondo la Norma UNI EN 13725:2004. La misura così ottenuta permette di confermare e validare in maniera oggettiva la percezione dei cittadini “recettori” sul territorio.
“Si tratta di un progetto – dichiara Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia – da prendere in seria considerazione, sia perché prevede il coinvolgimento attivo della cittadinanza nella difesa dell’ambiente sia perché offre la possibilità di lavoro nell’ambito del monitoraggio dell’inquinamento territoriale. È indiscutibile, comunque, che i cittadini di Foggia e provincia abbiano il diritto a una prossima estate con aria salubre e senza odori sgradevoli e che la soluzione del problema e il sistema per ottenerla spetta ai politici”.
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